Ginevrini

I ginevrini sono uno dei ricordi più teneri della mia infanzia.
Quando andavo all’asilo la mamma veniva tutti i giorni a prendermi portando una piccola sorpresa: a volte un giocattolo, a volte un libricino, a volte un dolcetto per merenda o un sacchettino di caramelle.

I ginevrini (più probabilmente si dice “le ginevrine”, ma io li ho sempre chiamati ginevrini e intendo continuare) erano una delle mie sorprese preferite per merenda: non c’è niente di meglio di una bella manciata di zuccherini colorati per fare il pieno di energia quando si esce dall’asilo.

Io per ogni colore di ginevrini prodotto ho usato queste dosi

100 g di zucchero
2 cucchiai e 1/2 di acqua minerale
coloranti alimentari, qualche goccia

N.B. occorre un termometro da zucchero

In un pentolino antiaderente unite lo zucchero e l’acqua e cuocete il tutto a fiamma media controllando la temperatura con un termometro da zucchero.
Poco dopo il primo bollore, quando il liquido raggiunge i 115 gradi, togliete il pentolino dal fuoco e aggiungete qualche goccia di colorante fino ad ottenere il colore desiderato.
Con un cucchiaino da caffè, procedendo rapidamente prima che lo zucchero si raffreddi troppo, fate cadere tante goccioline del liquido bollente su un foglio di carta da forno.
Fate asciugare all’aria aperta le goccioline – ormai ginevrini – fino a quando non si staccheranno agevolmente dal foglio di carta da forno, poi riponetele in un vasetto da marmellata o in un sacchetto di carta.

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31 commenti

  1. Noooo, io li mangiavo danza!! Ce n’era spesso una ciotolina d’argento appoggiata sul pianoforte….me n’ero completamente dimenticata!!!

  2. Anch’io da piccola ne andavo matta. Sono bellissimi. Non ho mai pensato di farli a casa, ma ora voglio assolutamente provarli!
    Grazie della ricetta!
    Un bacio

  3. sono commossa! ci credi che cercavo da tempo la ricetta ma non sapevo come si chiamassero???? Considerali fatti, devo fare un regalo a una persona che ne va matta :)

  4. Anche io li adoro! Voglio provare a prepararli per mia figlia, mi sono già cimentata con le gelatine, ora sarà la volta delle ginevrine. chissà magari è possibile anche sostituire i coloranti artificiali con soluzioni naturali, ecco magari l’azzurro no:-)
    Miralda

  5. Che meraviglia e che ricordi!! pensi che senza termometro ci posso riuscire?……io ci provo poi vedremo!!
    Grazie mille per la ricetta!

  6. Noooooo…. sono commossa! E chi ci pensava più agli zuccherini? Anche a me piacevano un sacco….madò, saranno passati almeno 15 anni da l’ultima volta che ne ho messo in bocca uno :/ …Fantastica ricetta questa!! Sissì… grazieeeeeeee milllllleeeeeee :D

  7. fatti!!!! diciamo che tra la mia poca manualità col cucchiaino e le difficoltà con lo zucchero che si rapprendeva subito se ne salvano metà ^^ ma sono felice lo stesso!

  8. ANCH’IO ADORAVO QUESTE CARAMELLINE DELIZIOSE! E ANCHE A ME RICORDANO LA MIA INFANZIA!!!
    BUONISSIME E BELLISSIME!!! :)
    SECONDO TE SI POSSONO FARE ANCHE CON IL FRUTTOSIO?

  9. o cara jasmine, che meraviglia! questi voglio farli con la mia bambina, chissà come si entusiasmerà!

    grazie, mi è venuta una gran tenerezza a leggere il tuo post

  10. Fatti! effettivamente senza termometro è un po un azzardo infatti il secondo colore l’ho tenuto un attimo in più sul fuoco e sono venuti bene.
    Mai uguale ai tuoi, che sono perfetti.

  11. Ma son stupendi!!! ti son venuti perfetti, sembran usciti da quelle vecchie drogherie con i vasi pieni di caramelle colorate!!!
    brava!

  12. Sono bellissimi! a me ricordano le feste di paese, da me si compravano nei sacchettini in quelle occasioni! che bella l’idea di provare a rifarli in casa!!

  13. volete sorridere con me? oggi ho girato il centro di Milano (non un landa desertica) in cerca dei ginevrini:nemmeno l’ombra! intanto la risposta immediata è un bel punto di domanda in mezzo alla fronte e un “cosa sarebbero???” poi, a una signora proprietaria di una pasticceria che sapeva di cosa stavo parlando, ho cercato di estorcere un’indicazione su come e dove trovarli. Mi ha guardata con compatimento: ma guardi che non li vuole più nessuno ..sono cose da vecchi, non van più di moda…avessi avuto la dentiera me la sarei tolta per dirle…sa alla mia età, coi miei denti…ho riso e sono uscita sicura che da qualche bloggina avrei trovata la giusta indicazione di temperatura per farmeli da me! …alla facciazza del demodèe !grazie Jasmine

  14. Ciao
    Un consiglio prima che mi prepari con casseruola e mestolo a inondare la cucina di zucchero colorato.
    è possibile dargli un aroma?
    grazie
    ciao
    Francesca

  15. @Francesca sì, puoi aggiungete un aroma più o meno nel momento in cui aggiungi il colorante: ricordati però di lavorare velocemente, prima che lo zucchero si indurisca!

  16. MERAVIGLIOSI! Dolce (sotto vari aspetti) ricordo della nonna. Favolosa a riproporli: grazie!

  17. Li ho assaggiati ieri fatti da miei amici ed è stato anche per me un piacevole tuffo nell’infanzia, accompagnato dalla mano di mio nonno che me li porgeva.
    I miei amici li fanno a freddo e cioè mescolando zucchero frullato a velo prima di aggiungere colorante per alimenti liquido e l’acqua goccia a goccia.Proverò anch’io e se ci riesco li farò con il mio nipotino che ama cucinare.
    Poiché l’appetito vien mangiando, qualcuno di voi sa fare i fondant che ormai sono quasi spariti anche dalle pasticcerie?
    Grazie!!!

  18. Laura, guarda, sono anni che vorrei fare i fondant, che adoro, ma non mi sono mai cimentata! Grazie di avermelo ricordato, ci provo prossimamente!