Pan Meino

Il fatto che io sia a dieta è fuor di dubbio; questo, però, non mi impedisce di cucinare imperterrita un sacco di cose fantastiche per gli altri, amici e familiari che – beati loro – possono mangiare liberamente.

Il pan meino, o meglio il pan de mej, è un dolce tipico della regione in cui vivo, la Lombardia. Meno noto del celeberrimo risotto con l’ossobuco o della cotoletta alla milanese, il pan meino è un cibo della tradizione che vale la pena di conservare, perchè è un dolce semplice e davvero buono.

Per circa 20 pan meini

  • 150 g di zucchero
  • 150 g di burro
  • 200 g di farina 00
  • 300 g di farina di mais
  • 3 uova
  • 1 bustina di lievito
  • sale
  • 1 bastoncino di vaniglia

Per prima cosa fate sciogliere il burro a fuoco basso e mettetelo da parte per farlo intiepidire.
In una ciotola sbattete con le fruste elettriche le uova con lo zucchero e i semini di vaniglia, poi aggiungete il burro, un pizzico di sale e mescolate bene.
Setacciate le farine e aggiungetele al composto, mescolando bene perchè questo risulti omogeneo, poi trasferite il tutto in frigorifero per mezz’ora.
Trascorsa mezz’ora, dividete l’impasto in palline da circa 40 g e schiacciatele con le mani per ottenere dei cerchi dello spessore di circa 2 cm, poi disponete i cerchi ottenuti su una teglia ricoperta di carta da forno.
Spolverate tutti i cerchi di impasto prima con zucchero semolato, poi con zucchero a velo.
Completate tutte queste operazioni infornate la teglia nel forno già caldo a 180° e fate cuocere i pan meini per 20 minuti, finchè non sono dorati e compatti.

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18 commenti

  1. Nooo, che nostalgia, un tuffo nel mio periodo di vita milanese! Me l’ero dimenticato il pan meino, grazie per questa madeleine :-)

  2. il pan de mej… se fatto co criterio e, il tuo mi pare proprio, è davvero buono! ciao jas, un bacino!

  3. Ciao cara, mi puoi dire quale farina di mais usi? Perchè l’ultima volta mi sono venuti troppo granulosi
    :( Grazie di cuore per le tue ricette e le tue foto sono proprio deliziose!

  4. in verità, nel vero pan de mej non ci va la vaniglia, bensì fiori di sambuco ;-)
    tra l’altro, questo è il periodo giusto per raccoglierli ed essiccarli al sole (chi può: io ci ho provato sul tavolo di cucina ma non sono venuti un granché, non hanno alcun aroma).

  5. p.s. ho scoperto che in molti casi i fiori di sambuco si usano anche freschi, aggiunti direttamente nell’impasto. sabato o domenica provo subito :-)

  6. Ma sai che non ne avevo mai sentito parlare?
    Sono sempre contenta di conoscere aspetti della nostra tradizione!
    Tra l’altro questi biscottini sembrano molto golosi!

  7. è bello cucinare acnhe solo per gli altri, a me piace tanto! il pan de maj lo conosco ma mai mangiato purtroppo
    il tuo ha un aspetto davvero invitante :P

  8. Bellissimo questo tuo dolce. Ne ho sentito moltissimo parlare, ma non l’ho mai assaggiato. Con i fiori di sambuco…che meraviglia!
    La tua foto è bellissima!

  9. La farina non è quella rustica usata abitualmente per la polenti. Bisogna usare la farina ‘fioretto’, a grana più sottile; altrimenti, gran scricchiolio di denti…

  10. Aggiungo che, nella tradizione lombarda, non sono biscottini piccoli ma piuttosto grandi, mangiati a colazione con una tazza di latte. La farina utilizzata in origine non era fioretto ma quella a grana grossa per la polenta e scricchiolavano sotto ai denti. Buonissimi, grazie per la ricetta.