Bristol: cosa visitare e (soprattutto) dove mangiare – 2 puntata

E’ già venerdì e io ho fatto talmente tante cose che non so da dove cominciare per raccontarle: siamo rimasti fermi a martedì con gli aggiornamenti e nel frattempo io ho visto un sacco di posti interessanti e assaggiato cibi deliziosi…

Oggi non parleremo solo di Bristol, ma anche di un paio di gite che ho fatto nei dintorni della città in giro per ristoranti, mercatini, negozi, musei (in ordine di priorità, chiaramente!).

Come vi ho anticipato nel post precedente, martedì ho dedicato la giornata ai quartieri “multietnici” di Bristol.
Dando un’occhiata alla mappa, martedì mi sono spostata sostanzialmente a nord-est della città, dove si trovano la zona araba, quella cinese, quella indiana.

La prima tappa è stata una specie di gigantesco negozio specificamente cinese, Wai Yee Hong Oriental Supermarket, uno dei posti più forniti che abbia mai visto: per un’amante dei fornelli abituata ai negozietti minuscoli della zona Sarpi a Milano, questo supermercato è stato un vero choc.
Immaginate… tutto: pesce, frutta e verdura che non pensavo esistessero al mondo, di colori e forme mai visti prima, centinaia (e non sto esagerando) di tipi diversi di noodles con altrettanti stranissimi condimenti e salsine, e poi ancora riso, zucchero di ogni tipo e provenienza, spezie mai sentite…
Stando lì ho avuto la sensazione che non riuscirei nemmeno in un milione di anni ad addentrarmi nella cultura gastronomica cinese, così ricca di ingredienti sconosciuti e di sapori nuovi.

Lasciato il negozio cinese ho fatto rotta verso Easton, un quartiere veramente affascinante in cui convivono musulmani, sikh, cristiani e persino qualche ebreo; Easton è la zona più multietnica di Bristol: ospita numerose moschee, templi di varie religioni, qualche chiesa e anche una sinagoga riformata.
La mia meta era il Thali Cafe, un ristorante indiano abbastanza famoso per la qualità del cibo e per l’attenzione all’ambiente, segnalato di recente dalla BBC e da alcuni giornali locali.
Il posto è buffissimo e molto kitch, arredato con sedie spaiate, tavoli rimediati di qua e di là, vecchi poster di cantanti indiani… sarebbe stato interessante da visitare anche se il cibo fosse stato cattivo. Il che, in effetti, non è accaduto, perchè ho mangiato del buonissimi samosa, pakoras e altri antipastini indiani, serviti insieme all’insalata più colorata in cui io mi sia mai imbattuta: ancora adesso non saprei indovinare gli ingredienti di nulla di quello che ho mangiato.

Dopo il ristorantino indiano sono stata in almeno 4 negozi di cibo orientale, dove ho fatto uno shopping selvaggio, soprattutto di spezie: foglie di curry, harissa (la cosa più piccante del mondo: la conoscete?), garam masala, cumino… il punto è che non posso comprare troppe cose, altrimenti la valigia esploderà!!

Concluso il martedì orientaleggiante, ho deciso di dedicare il mercoledì a qualcosa di più British, nella fattispecie il farmers market di Wells, una cittadina adorabile appena fuori Bristol, famosa soprattutto per il già citato mercatino e per la magnifica cattedrale.

A Wells si respira un’aria decisamente British: persino le facce della gente sono molto più inglesi che altrove, o almeno più simili all’immagine comune dell’inglese medio che gli europei coltivano: capelli molto biondi, guaciotte cicciottelle e rubizze, magari un po’ lentigginose…
A Wells ho anche mangiato “ufficialmente” il miglior fudge della mia vita, e se non sapete cos’è il fudge… beh, informatevi, perchè la vostra vita incomincerà solo dopo averlo assaggiato. Mi spingerei persino a dire che il fudge è la cosa più buona del mondo: più della mia mousse al cioccolato, più degli scones con le fragole e la panna, persino più del dulce de leche!!!
Tra l’altro al mercatino di Wells c’erano anche i deliziosi cupcakes che vedete in foto all’inizio: una roba da sballo :)

Anche tutta la campagna intorno a Wells è bellissima: io sono stata in un sacco di altri tenerissimi villaggi, Dundry,
Gastonbury, Cheddar (la città del formaggio!! Ci sono stata due anni fa: un’esperienza pazzesca!), Street…
Il Somerset secondo me è una delle più belle aree dell’Inghilterra: i paesaggi sono incantevoli, sembra tutto pensato per entrare in qualche quadro romantico o ispirare delle poesie bucoliche.

Quando sarò vecchia, mi piacerebbe vivere in qualche piccola casetta in mezzo all’erba alta, come quelle che si vedono qui, con le pecore che pascolano a pochi metri di distanza, e un cespuglio di more, o magari anche un orticello…

Tornando ai racconti, oggi inizia ufficialmente anche il Festival delle mongolfiere di Bristol, la cosiddetta Baloon Fiesta: farò così tante foto che alla fine vi sembrerà di essere stati lì con me, prometto!
A mercoledì!

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9 commenti

  1. allora, premettiamo che io, personalmente si intende, sono già lì con te!! non te ne sei accorta???
    I cupcakes in testa dovevano essere favolosiiii e le spezie… non puoi fare un pacco e inviarmele direttamente!! qui non trovo mai niente!!! aspetto con ansia che tu racconti a tutti ciò che vedremo e mangeremo ok???
    buon proseguimento!!!

  2. No, ma quelle fragole avevano veramente quel colore o le hai ritoccate molto?
    Pensa che ad Easton non sono mai andato perchè me ne avevano parlato male. Ci dovrò fare un salto, anche per provare il ristorante!

  3. nella mia testa gira solo una parola lovelovelovelovelove…anche io vorrei vivere in una casetta come quella e girare per il mercato con la mia sporta di vimini e il cappello di paglia in testa!
    #spiritocontadino

  4. Fudge!!!! Dove ho la casa al mare vicino a NY c’è un negozio che esiste da forse più di 100 anni che si chiama The Fudge Company e dove fanno artigianalmente tantissimi tipi di fudge, dai più classici ai più sorprendenti. Tu impazziresti! Per me è un pochino dolge, ma hot fudge sul gelato…mmmmh