Voiello incontra Davide Oldani: il nostro racconto

Ieri sera siamo stati all’incontro con Davide Oldani, chef del D’O, organizzato da Voiello allo Spazio Forma e…

… la serata è stata talmente interessante che quasi non so da dove cominciare il racconto!

Per prima cosa vorremmo tentare di riassumere, seppure schematicamente, un po’ dei principi su cui Oldani si è soffermato e che mi è sembrato bene annotare.

È importante mangiare prodotti di stagione per affinare il gusto, assecondare i bisogni dell’organismo, favorire la produzione del territorio, ridurre l’impatto ambientale e tenere bassi i costi.
Valorizzare la materia prima seguendo la stagionalità del prodotto è la differenza tra bravo e cattivo cuoco.

Parole sante: lo dico sempre anche io, ma se lo dice un guru come Oldani il tutto suona più rilevante.
Oldani, in effetti, ci ha dispensato alcuni consigli che definirei di semplice e sano buonsenso:

  • Freschezza: quando si compra un prodotto bisogna imparare a guardarlo, sceglierlo, assaggiarlo, fare esperienza di esso in modo da conoscerlo perfettamente per poterlo utilizzare
  • Scelta del fornitore: non c’è nulla di male ad andare al supermercato, purchè il prodotto che si compra sia fresco e di stagione
  • Scorte: quando un prodotto di nostro interesse è disponibile, è opportuno farne scorte
  • Spazio in frigo: una cosa fondamentale per il cuoco è la disponibilità di spazio in frigorifero per conservare i prodotti
  • First in first out: ovvero, usate prima le cose che avete comprato prima!
  • Ciclicitá e novità: rispettare i cicli delle stagioni è positivo perchè ad ogni cambio di stagione ci si trova di fronte a ingredienti “nuovi”, ottenendo così nuovo slancio creativo

Nel fare la spesa e nella scelta degli ingredienti, secondo Oldani, è inoltre opportuno tenere presenti il costo del prodotto, la sua stagionalità e l’origine (sempre meglio dare la propria preferenza all’Italia), ma anche il tempo necessario alla preparazione e la quantità effettiva utilizzabile e quantità di scarti del prodotto.

Quello che però fa veramente la differenza tra chi sa cucinare e chi invece non lo è pare sia la capacità di tenere pulita la cucina: l’avreste mai immaginato?
In effetti lo spiegava già Colette in Ratatouille, ma anche questo detto da un cuoco in carne e ossa invece che da un cartone animato ha un altro peso.

Pare poi che il buon cuoco non possa sottovalutare:

  • Equilibrio dei contrasti: il grasso si stempera con l’acido, il morbido con il croccante et similia
  • Design: il contenitore deve valorizzare il contenuto
  • Vino: se il cibo è buono si può quasi consumarlo senza bere, ma l’abbinamento del vino è importante perchè può valorizzare un piatto ma allo stesso modo lo può distruggere
  • Curiosità: solo tenendo d’occhio l’ospite e prendendo in considerazione la sua opinione si può migliorare il proprio prodotto
  • Immediatezza del brand: questo interessa particolarmente a noi blogger, no? trovarsi un nome riconoscibile è utile per farsi conoscere
  • Motivazione del team: se ci si sente una squadra si lavora meglio, imparando da chi ci sta vicino e contribuendo al successo di tutti

Un altro dettaglio della filosofia di Oldani mi ha colpito molto, cioè il rispetto per tutti gli ingredienti: non è detto che si debbano cucinare solo aragosta e fois gras, si può fare dell’eccellente cucina con ingredienti umili. Tutto questo è così pop!

Tra le ultime chicche Oldani ci svela anche un’idea che ritengo fondamentale, quella che probabilmente fa di lui il cuoco di successo che tutti conosciamo:

bisogna lavorare con amore, ma è necessario anche valorizzare con un’efficace comunicazione il lavoro svolto

A proposito di comunicazione, un ringraziamento speciale va a Maria Laura e Chiara, le mitiche digital pr Voiello, che hanno organizzato lo splendido incontro con Oldani curando magnificamente ogni dettaglio e facendo sentire ciascun ospite proprio tra amici, come a casa.

I cuochi Voiello a fine serata ci hanno infatti preparato una cena deliziosa: pasta, certo!, ma anche formaggi, affettati, torte salate, dolci… che abbiamo “spazzolato” chiacchierando con altri blogger (ho conosciuto tirebuchon! e anche tartetatin! e anche erborina!)

E’ stata proprio una serata fantastica, istruttiva e divertente allo stesso tempo! Grazie a tutti!

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8 commenti

  1. Ecco, mio marito ha ragione, quando mi urla di tenere pulita la cucina!
    (E non credo conosca nè Oldani, nè colette)

  2. La storia della cucina mi intriga!
    Ora finisce che ci psicoanalizzano anche dagli attrezzi di cucina … è proprio vero che la cucina dovrebbe essere preclusa a tutti tranne che al cuoco.

    Ecco ora è questa l’erba piu’ verde :P
    Un saluto
    Barbara M.

  3. Ciao ragazzi,
    siamo davvero felici che abbiate apprezzato la serata: ottimi i vostri appunti!
    Noi intanto stiamo preparando l’e-book…
    Alla prossima occasione :)

  4. Chiara, grazie mille a voi per la serata, è stata proprio carina, interessante… siete state bravissime a organizzare il tutto! :)
    La prossima occasione è il panzerotto da Luini, lo sai, vero?! :)

  5. Barbara, non dirlo a me. Fosse per me quando cucino farei allontanare tutta la popolazione civile nel raggio di 100 kilometri :)

    Quanto all’erba più verde, qui è verdina ma da voi è molto, moolto più verde :D

  6. Ragazzi, bellissimo post! Sono stata felice di rivedervi!
    Jasmine: l’appuntamento Luini è già fissato per lunedì :)