La ricetta degli amaretti di mia nonna
Quasi un anno fa ho chiesto in prestito a mia zia il quaderno delle ricette di mia nonna – quaderno che la zia, in quanto primogenita, custodisce gelosamente affinchè le ricette passino di mano in mano fino a noi nipotine – e ho fatto una copia di tutte le ricette, così sono sicura di non dimenticarle.
Mia nonna non scriveva mai il procedimento, perchè il procedimento di qualsiasi ricetta doveva sembrarle ovvio dopo tanti anni passati a cucinare per quattro figli e tutto il resto della brigata; quello che ci rimane delle ricette della nonna sono ingredienti e dosi: il resto è affidato alla memoria dei gesti che la nonna faceva in cucina.
Ecco dunque la ricetta, se così si può dire, degli amaretti di mia nonna Malu, che in arabo tripolino non si chiamano amaretti bensì abambar.
Gli amaretti sono un dolcino semplice che richiede poco sforzo; preparateli quando avete ospiti per il caffè, come faceva mia nonna: sono un successo assicurato.
Tra le altre cose, sono perfetti anche per chi non può mangiare il glutine – dato che non contengono farina – e per la festa ebraica di Pesach.
La ricetta degli amaretti di mia nonna
Ingredienti
- 300 g di mandorle
- 200 g di zucchero
- 2 albumi
Istruzioni
- Montate gli albumi a neve fermissima e metteteli in frigo. A parte, tritate le mandorle riducendole in polvere e mescolate le mandorle con lo zucchero.
- Unite i bianchi al mix di mandorle e zucchero con un movimento uniforme del braccio per ottenere un impasto denso, di consistenza tipo quello delle polpette.
- Fate delle palline con l'impasto, schiacciatele un pochino su una teglia coperta di carta da forno e infornate gli amaretti a 150° per circa 30/45 minuti, finchè non sono ben asciutti e croccanti. Mai come in questo caso vi consiglio di tenere d'occhio il forno, perchè ci mettono tanto tempo a cuocere ma poco a bruciarsi, specialmente sul fondo.
carissima ti sono venuto benissimo poi fai sempre delle foto STREPITOSE ! sono sempre attratta dalle ricette delle mamme e delle nonne.
Qesta ricetta mi e’ molto molto utile, in questi giorni volevo provare a riprodurre dei biscottini tipo amaretti alle nocciole che mi hanno regalato (e la lista degli ingredienti e’ appunto nocciole+zucchero+albumi), sono sicura che cosi’ andra’ benissimo, grazie :)
questa piace anche al mio ragazzo che di solito odia gli amaretti perché hanno le mandorle amare! :)
a dire il vero non ho mai fatto gli amaretti.. ma li adoro… copio la ricetta di tua nonna! baci
W gli amretti! sn inoltre un dolce tipico del mio piccolo paesello sardo..ma noi li facciamo con mandorle amare e credo anche miele…condividerò a breve la ricetta della mia di nonna, che mi guarda da lassù..
buonissima giornata! =)
Anche questa volta posso dirlo: io c’ero.
Li ho provati e sono buonissimissimi… (e non è che sono di parte perchè Jasmine è la mia dirimpettaia di scrivania: sono buoni perdavverosulserio!)
Grazie!
V.
buonissimi gli amaretti! e con la ricetta della nonna supertestata sicuramente un successo, grazie!
ma sono perfetti questi amaretti!!
Una domanda: rimangono morbidi all’interno??
ciao
@ale grazie grazie (#arrossisce)
@Elvira secondo me funziona, almeno in teoria! prova! se ci riesci provo poi anche io :)
@Valeria io in effetti odio anche gli amaretti, ma questi a me piacciono :)
@micaela in bocca al lupo per quando tenterai :)
@Pinedda dai, son già curiosa!
@Valentina thank you, amica. poi vorrò il commento anche sulla soia spugnosa di oggi :D
@Francesca-acquolina ihih :)
@maia sono croccaanti fuori, ma morbidi dentro!! modestamente, proprio come quelli di mia nonna!!
Complimenti!
Splendida ricetta! le ricette tramandate da nonne, zie, mamme hanno sempre un valore aggiunto.
In più questa ricetta è naturalmente senza glutine, quindi devo solo trovare il tempo di farla.
Grazie.
E complimenti hai un bellissimo foodblog
Ma che brava… e poi le ricette delle nonne vanno perpetuate. E’ un must! Sono quelli morbidi vero?
Qui ci lasci una ricetta davvero preziosa!!! :)
chissà che buoni!!!
Anche io nel vecchio ricettario di mamma molti procedimenti o non ci sono o son approsimativi…tanto tutto era nella loro testolina!;)
non mi sono piaciuti affatto sono pentita di averti dato fiducia adesso dovro’ mangiarli tutti io per non gettarli gli altri familiari rifiutano di mangiarli
Ciao Francesca, mi dispiace che non ti siano riusciti bene. Cosa non ha funzionato?
Ho provato questa ricetta molte volte e ne sono sempre rimasta contenta.
Forse tu ti aspettavi gli amaretti quelli secchi e vuoti dentro, i cosiddetti amaretti di Saronno… mentre con questa ricetta si fanno quelli morbidi, anche detti di Sassello. Ti rimando a Wikipedia per ulteriori chiarimenti.
OK
li ho fatti!|!!!buonissimi!!!però li ho fatti cuocere 35 minuti circa giusto a che non si bruciassero!!!son venuti perfetti!!!e nonostante il pregiudizio di mia figlia hmmmmmmm!!!son piaciuti anche ai suoi amichetti!!!
Ciao, ho provato ieri a fare la ricetta…ma sono venuti molto duri..sapresti dirmi come mai?
@Federica ciao, con ogni probabilità li hai cotti un po’ troppo :)
Ciao, la prima volta mi sono venuti benissimo, la seconda appena messi in forno si sono ammosciati formando un unico amaretto semi secco sul fondo della teglia, dove ho sbagliato?
Gli amaretti per noi erano quelli tradizionali sardi…in continente è difficile trovare le mandorle amare, e poi c’è dentro un pò di semolino di grano che per Pesach non si può usare.
Questi sono come quelli che fanno a Pomarance in Toscana.
Una squisitezza che si scioglie in bocca…
Grazie per le ricette che ci fanno tornare indietro negli anni e stimolano il desiderio di preparare ancora cose buone.
Abbracci