La ricetta più “audace” che ho sperimentato durante il mio periodo di prova con l’essiccatore è stata la carne secca, o come la chiamano in America il beef jerky, uno snack salato apprezzato soprattutto dagli sportivi per l’alto contenuto proteico e l’indiscussa praticità.

Ne ho fatte due versioni, una col cumino e una con la paprika, entrambe molto gustose, che vi consiglio di provare se avete un essiccatore.
Leggi la ricetta Carne secca (beef jerky) con l’essiccatore
I biscotti di cui vi parlo oggi appartengono al repertorio della cucina che più amo, quella tripolina. Si tratta di dolcetti simili ai cantucci (cosa che non sorprende, considerato che la Libia è stata per un decennio una colonia italiana) chiamati “sba”, dalla parola araba che significa “dito”, per la loro forma lunga e affusolata.

Mi è venuta voglia di prepararli un po’ perchè ne ha recentemente parlato online mio zio Hamos, e un po’ anche perchè la mia amica Ludovica mi ha chiesto di raccontare ai lettori del sito del Cioccolato Emilia una mia ricetta o una storia legata al cioccolato, e negli sba il cioccolato ci sta proprio bene.
Leggi la ricetta Sba, i cantucci in versione libica
Triglie fritte, triglie con uvetta e pinoli, triglie alla mosaica… le triglie sono un ingrediente classico della cucina ebraica.

Questi piccoli e umili pesci, specialmente quando sono in agrodolce, sono preziosi perché considerati di buon auspicio: per il loro valore simbolico si mangiano in occasione delle feste, in particolare per il Capodanno ebraico, Rosh Hashanah, che celebreremo a inizio Settembre.
Leggi la ricetta Triglie alla mosaica