È tradizione che i cibi di Pesach, la pasqua ebraica, si preparino in casa con i propri genitori, perché essi possano passare il proprio sapere, tramandato loro dai loro genitori.

Io e mia madre abbiamo provato tante volte a fare delle ciambelle come quelle che vengono vendute a Roma nel ghetto ebraico. Il risultato è buono, anche se non sono ancora proprio quelle alle quali aspiro: non mi accontento… ma mi godo comunque il prodotto ottenuto.
Questa ricetta è quella delle ciambelle “tradizionali” fatte con la farina kasher normale (00 bianca), che fino allo scorso anno era permessa a Pesach: ora i rabbini l’hanno vietata, ma noi difendiamo la tradizione quindi vi raccontiamo ugualmente la ricetta delle ciambelle.
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La bocca di dama è una torta tradizionale della festa ebraica di Pesach, la pasqua ebraica, perché non richiede lievito, ma si può preparare in qualsiasi momento con la certezza di riscuotere successo: è un dolce semplice ma buonissimo.

La bocca di dama è una speciale torta di mandorle, la cui ricetta risale a tempi immemorabili e appartiene tradizionalmente a ogni famiglia tripolina (non confondetela con gli omonimi dolci leccesi, completamente diversi).
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“Panini per Pesach: ma come, non è vietato?!”, potrebbe domandarsi qualcuno…
Pesach è una festa ebraica che coincide più o meno, per la sua collocazione nel calendario, con la Pasqua cristiana; questa festa serve a ricordare agli ebrei la liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù in Egitto e l’esodo.

La regola fondamentale di Pesach è il divieto di consumare cibo lievitato: gli ebrei, in fuga dall’Egitto, non ebbero tempo di far lievitare il pane, dunque oggi – in memoria di quel tempo – è vietato mangiare cibo che contenga lievito per i sette giorni della festa.
Inutile dire che la necessità aguzza l’ingegno: ecco una ricetta di panini di Pesach, leggeri, senza lievito ma buonissimi!
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