English custard
Da molto tempo volevo provare a fare in casa la deliziosa English Custard, che ho assaggiato una volta a casa della mia amica Miriam. I veri inglesi non fanno la custard in casa, perchè la comprano già pronta o in bustina, ma qui in Italia la mia crema preferita non esiste, dunque ho dovuto mettermi ai fornelli e tentare.
Normalmente custard si usa per farcire crostate o per accompagnare torte di frutta, ma niente vieta di mangiarsela a cucchiaiate così com’è!
Custard per definizione sarebbe un po’ come la nostra crema pasticcera; tuttavia un geniale tizio inglese chiamato Alfred Bird un giorno ha pensato di preparare una crema pasticcera per sua moglie allergica alle uova usando solo la maizena, creando così la fortunatissima Bird’s custard: è chiaro che un’idea così perversa poteva venire solo a un inglese, e che in Inghilterra avrebbe avuto successo.
Da allora la custard ha preso una strada diversa dalla crema pasticcera, rispetto alla quale infatti ancora oggi differisce per l’aggiunta della maizena alla ricetta.
Io ho usato la ricetta di Treat A Week, e ne sono rimasta perfettamente soddisfatta.
Per circa 4 persone, oppure per me da sola a colazione e merenda, occorrono
- 550 g di panna
- 6 grandi rossi d’uovo
- 100 g di zucchero
- 2 cucchiaini di cornstarch, che credo sia la maizena in italiano
- 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
In una pentola scaldate la panna finchè non sobbolle; nel frattempo, in una ciotola a parte, mescolate con le fruste elettriche i gialli d’uovo, lo zucchero e la maizena.
Versate la panna, a poco a poco, nella ciotola delle uova e mescolate energicamente, in fretta, altrimenti le uova si cuociono.
Quando avrete versato tutta la panna nel composto di uova, trasferite nuovamente la crema nella pentola e fatela scaldare a fuoco basso, girandola costantemente (con la frusta a mano se ce l’avete, sennò con un cucchiaio di legno) finchè la crema non è densa e compatta.
Togliete la crema dal fuoco, aggiungete l’estratto di vaniglia e mescolate ancora.
L’English custard si serve calda per accompagnare torte e simili, ma potete anche trasferirla in una ciotola, coprirla con la plastica e conservarla in frigo fino a nuovo utilizzo.
Domani vi racconto come l’ho mangiata io: vi dico solo che erano coinvolte anche la meringa e le fragole…