I biscotti di Pesach della nonna Ghita
Oggi inizia ufficialmente Pesach, la pasqua ebraica: in casa non c’è più la minima traccia di lievito e tutto è pronto per il sèder di stasera, la cena con la quale ricordiamo la schiavitù del popolo ebraico in Egitto e la sua liberazione.
A Pesach, come vi dicevo, è vietato consumare pane, pasta, biscotti lievitati; tuttavia, la necessità aguzza l’ingegno, pertanto da secoli le mamme e le nonne inventano nuove maniere di preparare cibi, dolci e salati, senza farli lievitare.
Ne sono un esempio questi biscotti di Pesach con la fecola di patate, la cui ricetta arriva dalla nonna della mia amica Rebecca, la nonna Ghita per l’appunto.
Le dosi indicate dalla nonna di Bebe sono chiaramente per famiglie numerose; se fate mezza dose ci fate tranquillamente colazione per tutta la durata di Pesach
- 1/2 kg di farina di Pesach e 1/2 kg di fecola di patate
- 12 uova
- 400 g di zucchero
- cannella o buccia di limone grattugiata (io ho messo vaniglia e buccia di limone)
- 200 g di olio di semi
Sbattete i rossi delle uova con lo zucchero, poi aggiungete olio e farina mescolando bene.
Quando il composto è uniforme aggiungete i bianchi d’uovo montanti a neve.
Coprite una teglia con la carta da forno e versatevi l’impasto a cucchiaiate (o con l’aiuto di un sac à poche), lasciando spazio tra un biscotto e l’altro perchè si allargheranno un po’ in cottura.
Cuocete a 180° nel forno già caldo fino a quando i biscotti non si staccano agevolmente dalla carta da forno.
P.S. Mi sono poi presa la libertà di decorare i biscotti della nonna Ghita con un po’ di glassa, preparata con la solita ricetta del royal icing