Woolton pie

Manuel ed io abbiamo preparato il Woolton pie ispirati da due “eventi” di questa settimana: il British Pie Week e l’apertura della mostra “The ministry of food” all’Imperial War Museum di Londra.
“The ministry of food” celebra i 70 anni dall’introduzione dei razionamenti alimentari e illustra come la Gran Bretagna si sia adattata alla scarsità del cibo in tempi di guerra; il British Pie Week dovrebbe servire a convincervi che il cibo inglese, e in particolare i caratteristici pies, è… commestibile delizioso.

Il Woolton pie è appunto una ricetta – se non la ricetta per eccellenza – consigliata alla popolazione durante la II guerra mondiale, perchè buona e nutriente benchè priva di carne: quale proposta migliore per celebrare i due eventi contemporaneamente?

Per un pie da circa 5 persone ci occorrono:

  • 6 carote
  • 1/2 cavolfiore
  • 4 patate
  • 1 rapa (facoltativo)
  • mezza cipolla (se siete Manuel, altrimenti anche meno)
  • due fogli di pasta brisè
  • poco vino bianco
  • poco olio extravergine d’oliva
  • formaggio gratuggiato
  • sale e pepe q.b.

Tagliate a dadini piccoli tutte le verdure e fatele al vapore (oppure bollitele oppure se proprio siete di corsa cuocetele in pentola a pressione); un pochino di brodo o un pezzetto di dado vegetale donano sapore extra. Nel frattempo, accendete il forno a 180°.

Fate un bel soffritto con la cipolla tagliata fine e quando questa è appassita sfumate col vino (ok, forse in tempi di guerra il vino non c’era, ma noi non siamo in guerra!); aggiungete le verdure e fatele saltare per circa un quarto d’ora, perchè le verdure prendano sapore e si asciughino un po’, poi aggiustate il sale e il pepe.

Foderate una teglia tonda con la carta da forno e disponetevi il primo foglio di pasta brisè; versate le verdure sopra alla pasta brisè, aggiungete una spolverata di formaggio grattugiato e chiudete la torta con un altro strato di pasta, avendo cura che il bordo del primo foglio di pasta vada a coprire il secondo.
Con l’aiuto di una forchetta fate dei buchi sulla superficie della torta, che è ora pronta per essere infornata.

Il nostro delizioso Woolton pie può essere sfornato quando la superficie appare ben cotta.
In teoria il Woolton pie si serve con il gravy, ma in pratica potete farne tranquillamente a meno: è buonissimo così.

p.s. Devo anche raccontarvi che ho costretto Manuel a mangiare il pie benchè questo contenesse il cavolfiore, che per Manuel è come la kriptonite: il nostro eroe infatti ha avuto un trauma infantile alle elementari con una maestra che l’ha costretto a mangiare il cavolfiore con la forza!
Ebbene, Manuel non ha solo mangiato il pie, ma l’ha anche apprezzato e si impegna a reinserire l’alimento incriminato nella sua dieta!

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10 commenti

  1. Provata! Anzi, oserei dire che forse ho provato addirittura quella in fotografia! E garantisco: molto molto buona… :)

  2. Quanto mi piacciono questi post… Come quello sull’Eton mess.
    Ribadisco, siete interessanti da leggere, perchè con semplicità e cognizione di causa sapete arricchire al di là della sfera prettamente culinaria. Bravi, è sempre un piacere.
    Un abbraccio,

    wenny

  3. ma allora è vero che sei proprio british…. ho potuto ammirare manuel in tutte le foto del foodies in rome, mi pare che abbia avuto proprio un gran successo! ;) Te invece non ho mica capito quale sei… mmmh, vabbè mi sa che dovrò aspettare il prossimo bloggerraduno!

  4. Sarà che in INghilterra ci son stata tanto e molto la amo, che questa torta mi mette nostalgia!
    loro per le pies sono grandi!
    ottima celebrazione miei cari!

  5. Woolton pie

    Ciao, vi ho scoperto da poco, ho preparato la pie, ottima!, ho solo variato di poco perchè ho fatto la pasta brisè con il bimby e non mi è bastata per la copertura, e così il sopra è venuto aperto a crostatina, non male! nei prossimo giorni mi cimenterò in altre ricette