Marmellata di strudel di mele

Sebbene tutti sappiano che lo strudel di mele sia il simbolo della cucina altoatesina, l’idea di questa ricetta (rivista e corretta dal sottoscritto) ha origini veneziane. È infatti a Venezia che per la prima volta ho assaggiato la marmellata fatta dalla madre di un mio amico, dal quale sono stato spesso ospite: il sapore mi ricordava qualcosa, ma non capivo che cosa, finché… EUREKA! ho compreso che era un super concentrato di strudel di mele spalmabile, sostanzialmente marmellata di strudel… idea fantastica!

Ci siamo finiti l’intero barattolo appena aperto!

Per 7 vasetti di marmellata occorrono

  • 1 kg e mezzo di mele renette bio già private del torsolo
  • 100 g di uva sultanina
  • 80 g di pinoli
  • 700 g di zucchero di canna integrale
  • 1 limone
  • cannella in polvere
  • una stecca di vaniglia

Per prima cosa mettete un piattino tipo quelli da caffè in frigorifero: servirà più avanti per saggiare la consistenza della confettura.
Lavate accuratamente la frutta ed eliminate quante più impurità possibili: tranne nel caso degli agrumi, sarebbe meglio non sbucciare i frutti, dal momento che la scorza solitamente contiene la pectina necessaria alla gelificazione della marmellata stessa. La frutta pulita dev’essere quindi tagliata a cubetti di dimensioni uniformi e versata nella pentola di rame o di acciaio inox (da evitare assolutamente l’alluminio) insieme allo zucchero, il succo del limone, la cannella e il contenuto della stecca di vaniglia.
Portate ad ebollizione la frutta mantenendo la fiamma a un livello medio di intensità; mantenere l’ebollizione a fiamma vivace per circa 5 minuti, mescolando costantemente, poi abbassare la fiamma al minimo.
Dopo circa due ore, quando la marmellata ha raggiunto una certa consistenza (verificatela col piattino: se lo inclinate la marmellata non deve scivolare giù), aggiungete uvetta, pinoli e versatela ancora bollente nei vasetti con l’aiuto di un mestolo, lasciando circa 1 cm tra il livello raggiunto dalla marmellata e il tappo; chiudete immediatamente sigillando con il tappo ermetico e capovolgete i vasetti per circa 5 minuti.
A questo punto potete decidere se sterilizzare o meno i vasi già pieni, e da questo dipenderà il tempo di conservazione della marmellata: la marmellata sopravviverà solo qualche giorno in frigo, se non sterilizzate i vasi, invece potrete tenerla fino a un anno in dispensa se lo fate.
Se pensate di conservare la marmellata per un anno dovete sterilizzare i vasetti, dopo averli riempiti: metteteli in una pentola d’acqua e portate quest’ultima ad ebollizione, raggiunta la quale dovete abbassare la fiamma e lasciare i vasetti sobbollire per circa 30 minuti.

Una volta aperto, un vasetto di marmellata va conservato in frigorifero e consumato entro massimo 15 giorni.

Un ringraziamento speciale va alla prode aiutante Jasmine che ha lavato e preparato le mele… io ho solamente rimestato la marmellata… ragazzi, cheFFatica!!!
Buona colazione!

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15 commenti

  1. Bravissimi ragazzi, pensa che io abito in provincia di Venezia e non la conoscevo, grazie per la dritta.
    Buona sul pane ottima per farcire delle torte.
    Ciao Daniela.

  2. CANNELLA! Che suono meraviglioso ha questa parola. ;)
    It sounds very good …Conservane un paio di cucchiai, che chapati, sukumawiki, kasava e ugali (cibi africani) sono ok, ma anche i gusti altoatesino-veneti hanno il loro perché. Hehe. Bella!
    cri

  3. Interessante… e dire che è una ricetta veneziana…
    Mi hai messo voglia di provarla: è un pò che non imbarattolo in effetti :)
    Bravo, soprattutto per la vena sperimentatrice!
    Buona giornata,

    wenny

  4. Ciao!!Buonissima….da provare subitissimo!!!
    Aspetto sempre jasmine per il KA…ricordatevi di me!!
    Bravissimi!!

  5. Oddìo, indigestione di marmestrudel :DDD Ahah è proprio il genere di cose che potrei fare io!!
    Quest’idea è proprio figa, anche Desperate Houseviz me ne aveva parlato.
    Non ricordo dove ho visto una marmellata di Pierre Hermé alla tarte tatin, ovvero con mele caramellate. Geniale! Queste cose mi mandano in visibilio :D
    Complimenti a te e anche alla mamma del tuo amico per averti messo la pulce nell’orecchio :D
    Ps. Ma anche tu e Jasmine vivete in Veneto?

  6. @tutti: grazie mille, in effetti è una idea talmente buona che non potevo tenerla tutta per me! penso che tutto il mondo dovrebbe poterne gioire! :-)

    @Rosmarina: no… noi siamo entrambi di una bellissima città risaputamente assolata e piena di verde… indovina…!?!?!
    no, siamo di Milano città.

  7. Allora, posso confermare tutto quello che di buono si dice riguardo questa marmellata: è veramente fantastica!
    Manuel mi ha ospitato la scorsa settimana, e quando mi sono offerto di comprare il dolce, per una cena da lui cucinata (mi pareva il minimo..) mi ha detto: “veramente abbiamo la marmellata di strudel e la Mutella!” [ndr: Mutella=fantasmagorica cioccolata fatta in casa, ossia M- da Manuel, -utella dalla famosa marca di crema spalmabile alla nocciola della quale non farò il nome].
    Sulle prime ho pensato, ma dai, due spalmabili per dolce… poi visto la sua fermezza, che le cose si chiedono una volta sola, forse due al massimo, ho desistito.
    Beh, la marmellata di strudel è stata la ciliegina sulla torta della serata.
    Mi sono sentito quasi in Trentino Alto Adige…
    Bravo!