Pasta con le sarde my way

Questa pasta con le sardine è frutto di un impegno preso con l’amica Sonia del Paese delle Stoviglie quando noi foodies milanesi ci siamo ritrovati per Foodies in Mi: proprio in quei giorni infatti Sonia si preparava a lanciare un contest di cucina, “Impiatta e scatta, con Angelo Parodi“, e per questo aveva omaggiato i partecipanti all’aperitivo di una scatola di sardine Parodi.

Io sono vegetariana, come sapete, ma cucino comunque carne e pesce per chi li mangia, essendo animata nella mia decisione da motivazioni più ecologiche che morali; così ieri mi sono armata di coraggio, ho preso in mano la scatoletta di sardine e ho preparato la pasta che vedete qui sopra.

La cosa pazzesca è che, preparata la pasta, ero così incuriosita dalla riuscita del piatto che… non ho resistito. Ne ho presa una forchettata, lo confesso: ho ceduto alle lusinghe del pesce dopo tanto tempo e mi sono mangiata proprio volentieri un assaggio di pasta con le sardine.
Era buonissima. Non so se sia un effetto del fatto che non mangio il pesce da un anno e mezzo, ma devo dire che da tempo non mi godevo una forchettata di pasta come mi è capitato ieri sera con quella alle sardine di Sonia.

Bando alle ciance, ecco gli ingredienti (per due persone):

  • 1 scatoletta (120 g) di sardine sotto olio Parodi
  • 150 g di pasta, spaghetti o formati simili
  • 1 peperoncino piccante fresco
  • 1 spicchio d’aglio
  • prezzemolo
  • una manciata di uvetta
  • una manciata di pinoli

Per prima cosa scaldate l’acqua per la pasta e mettete a bagno l’uvetta in una ciotolina con dell’acqua.
Versate dell’olio extravergine d’oliva in una padellina e scaldatelo insieme all’aglio e al peperoncino, che provvederete a rimuovere quando l’olio avrà preso un po’ di profumo.

Scolate le sardine in scatola, privatele della lisca, togliete la pelle e mettetele in padella insieme all’uvetta (che avrete precedentemente asciugato, mi raccomando) a fuoco bassissimo per 5-6 minuti.
In una padella a parte tostate senza olio i pinoli: ovviamente potreste metterli in padella con l’uvetta e le sardine, ma così facendo diventerebbero molli, mentre se li tostate a parte si cuociono ma restano croccanti. Your choice.

Buttate la pasta e aspettate fiduciosi, poi quando la pasta è perfettamente al dente scolatela e fatela saltare in pentola (o padella) insieme al condimento e abbondante prezzemolo.
Servite subito la pasta con un filo di olio crudo.

p.s.

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25 commenti

  1. meravigliosa !!! in questo epriodo non riesco ad accendere i fornelli e mi nutro di pomodoro mozzarella ed altri cibi freschi e di poco impegno. vedre questa foto mi fa venire una fame !!!

  2. Se una vegetariana non resiste, il piatto dev’essere proprio invitante!!!
    Complimenti per la ricetta. Secondo me gli spaghetti sono il formato ideale.

  3. Bravissima! Amo questo tipo di condimenti per la pasta, semplici, veloci e saporiti. Siamo fortunati almeno in questo: viviamo in un posto dove bastano pochi ingredienti per far venir fuori un piatto stupendo!
    Pinoli e uvetta in casa non mancano mai, così come il peperoncino e l’aglio… e le acciughe!

  4. Proprio perchè amo il pesce nelle giuste dosi, non riesco a diventare vegetariana al 100%.Se poi mi èporproni ua pasta così, come faccio?!

  5. Faccio calare le temperature e poi la provo. Dev’essere davvero buonissima! Quel tipo di acciughe le utilizzo da molto tempo, mi sono trovata molto bene fin da subito.
    Un abbraccio,

    wenny

  6. Jasmine, sai che anche io volevo partecipare al concorso e pensavo di non trovare i prodotti del sig Parodi, invece li ho trovati!! appena torno dalle ferie mi cimento in una ricettina, la tua mi sembra strepitosa per la semplicità e per il gusto che deve avere!!

  7. Sono più che sicuro che questo piatto piace moltissimo anche a chi il pesce lo mangia tutti i giorni… ;-)
    Vado a spulciarmi questo contest che ancora non avevo visto!
    Grazie per la segnalazione!

  8. io non ho trovato le sardine in questione e ho dovuto utilizzare peperoncini secchi epperò presenta bene lo stesso, spero (sto aspettando cuocia la pasta) ;-)

  9. L’hai preparata con tanta passione e così bene che mi sa ti era impossibile non assaggiarla! son contenta che aldilà delle tue scelte te la sia goduta… mi sa me la godrei pure io, con sarde così speciali poi;)

  10. a parte che la foto è divina. A PARTE QUESTO :)

    praticamente le ultime tue ricette (pere comprese!!) sono apposta per farmi piangere dalla voglia di mangiarle vero??? perché non possooooo :'( fammi qualche ricetta nichel freeeeeeeeeee :'(

    questo piatto comunque è squisito, il dolce dell’uvetta, con il sapore intenso delle sardine, il croccante dei pinoli, con il loro sapore poco sapido e il piccante del peperoncino. Troppo buono. Angelo Parodi te ne dovrebbe regalare altre 10 di scatolette :D

  11. ho ancora mezza scatoletta di quelle famose sardine e mi sa tanto che domani sera preparerò questa tua pasta che mi ispira tantissimo!
    me la copio!
    baci baci

  12. Ho appena fatto la tua pasta con le sarde. Stavo proprio cercando una ricetta per usare le sardine, che sono una miniera di omega3. Ci è piaciuta tantissimo. Ho utilizzato dei tagliolini freschi al peperoncino e poi poco peperoncino in polvere nel condimento. Inoltre ho aggiunto una spruzzata di vino bianco per fare un po’ di fondo di cottura (e anche un cucchiaio di acqua della pasta). Il mio compagno continuava a dire “Ottimo, ottimo!”. Grazie

  13. più che “my way” citare Il nuovo ricettario del pesce – Allard Vincent, Nespoux Jean-Pierre – De Vecchi editore – Aprile 2002… sarebbe stato più corretto ;|

  14. Ciao Martina “mpixi”,
    non so di cosa parli, mi dispiace. Io nemmeno compro libri di pesce, perché sono vegetariana: le poche volte che cucino il pesce o la carne per altri vado a casaccio, prendendo ispirazione da mia madre, dalle riviste, da quello che ho in frigo…
    E’ facile, tuttavia, che una ricetta così semplice e classica come la pasta con le sarde sia comune a più persone: non ci ho mica messo dentro niente di speciale! L’ho chiamata my way solo perché non è fatta come la pasta con le sarde “tradizionale”, che ha quasi gli stessi ingredienti :)
    Dammi retta, fatti una vita vera invece di cercare la fonte delle ricette altrui (che io tra l’altro cito sempre, quando faccio ricette di altri).

  15. ti rilancio il suggerimento: fatti una vera vita tu sperimentando veramente con passione se questa è la tua strada, invece di scopiazzare a destra e a manca per fare bella figura per brands che ti invitano alle loro celebration, credendoti di essere una figa. alle mie reginelle cozze e uvetta non ci e arrivato ancora nessuno, tesoro, se non sarai tu la prossima a farla passare per tua. buona cena, con simpatia e senza astio, ma un cincinnino di sarcasmo, odio le bugie, amo mangiare come te :P

  16. Ciao Martina, la cucina non è la mia strada: è il mio passatempo! Nella vita faccio tutt’altro. E in cucina – come nella vita – non copio quasi nulla, salvo quando lo dico esplicitamente, credimi :)
    Quanto ai brand, come vedi su questo sito quasi non ce ne sono: questo perché Labna non fa marchette, se non per segnalare rarissimamente prodotti che ama. Il pesce in questo post, le cui PR digitali sono curate da una cara amica anche lei blogger (Sonia), è un ottimo prodotto; non ho bisogno che la Parodi mi inviti ai suoi eventi: anzi, se ti interessa saperlo ne ho organizzato io uno, qualche mese fa, dove loro erano “solo” sponsor.
    Quanto alle tue ricette, sono sicura che siano molte buone e originali, direi addirittura uniche al mondo! Dimmi, il purè di patate, di cui scrivi qui… è una tua invenzione? E il riso basmati bianco, di cui scrivi qui, è anche questo frutto di un’illuminazione solo tua, ricevuta sulla via di Damasco? Citi addirittura la marca Scotti… sicuramente sarà perché speri di essere invitata da qualche parte!
    Senza bugie, ma con molto sarcasmo,
    Jasmine

  17. ma? ah ah ma sei grande! hai già scoperto che io interpreto ricette di mia madre o della tradizione di sangue del mio territorio, sherlock holmes in toto. ma da te me lo sarei aspettato visto la sveltezza che hai di carpire e metterci subito il nome sopra. Ai fegatini di fegato all’umbra (anche se so che sei vegetariana) mettici un link magari prima di presentare per tua la tua gran ricettona al prossimo Amadori brunch. LOL

  18. Ciao di nuovo Martina, non capisco esattamente per cosa tu te la prenda, e perché tu ne faccia una questione personale. Ho forse mai copiato una delle tue preziose, uniche e autentiche ricette senza citare la fonte? Ti ho forse mai incontrata e – chessò – rovesciato del cibo addosso? Parli con un’ostilità che rasenta il ridicolo, giustificabile solo pensando che sia dettata dall’invidia per il mio bel blog, che curo e coltivo con molto amore.
    Se vuoi essere invitata dalle aziende posso metterti in contatto con della gente che si occupa di PR digitali: hanno sempre bisogno di blogger wannabe – geni incompresi della cucina – da invitare agli eventi (eventi dove quelle come me in effetti non vanno quasi mai, perché hanno troppo da fare)! Certo, per essere invitata a qualcosa da qualche azienda pur piccola ti ci vorrà un po’: con 1209 “lettori occasionalmente ispirati” non rientri esattamente nella categoria delle opinion leader.
    Ti auguro che il tuo blog abbia – in futuro, ben inteso – molto successo: così, finalmente, avrai da pensare al tuo sito invece che a quello degli altri :)
    Quanto alla tua opinione riguardo al mio sito, non mi interessa: sai come si dice, haters gonna hate…