Pane vegano senza glutine
Qualche giorno prima di Natale ho ricevuto una visita che ha cambiato – almeno in parte – il mio modo di vedere la cucina. E’ infatti venuto a trovarmi – per un’intensa mattinata di shooting di ricette – un mio ex compagno di scuola che non vedevo da anni, Federico, che forse i lettori più attenti ricorderanno per i suoi deliziosi muffin alla mela. Federico è diventato una specie di guru del mangiare sano e sta per lanciare a New York la sua startup, Kitchen Therapy, che propone pasti whole food, plant-based, vegani e gluten free (tutto insieme, sì!) con consegna a domicilio.
Federico è arrivato a casa mia carico di piatti pronti da fotografare per il sito di Kitchen Therapy: budino di semi di chia con frutti di bosco, smoothie di cavolo nero, pane vegano senza glutine, spezzatino di tempeh al sugo, zuppa di lenticchie alle erbe… una serie di pietanze un po’ stravaganti ma molto salutari e assolutamente deliziose, lontanissime dalle mie abitudini alimentari, con le quali mi ha totalmente conquistato alla propria causa.
La cosa più incredibile della cucina di Federico, però, non sta nel cibo in sè, per quanto favoloso, ma in un aspetto molto più prosaico: nei piatti da lavare. I piatti che hanno ospitato le ricette di Federico si possono praticamente lavare senza sapone, perchè contengono solo frutta e verdura e sono quasi interamente senza grassi. Una passata di spugna e via.
Io sono abituata a una cucina abbastanza unta, nella quale senza soffritto non si comincia nemmeno la ricetta, e in questo senso le pietanze che ha portato Federico sono state un’illuminazione: si può preparare cose buone – ma buone buone! – senza alcun tipo di grasso. E poi, insomma, se questo cibo viene via dai piatti da lavare senza fare un plissé, anche per le nostre arterie dev’essere di gran lunga preferibile a quello normale, no?
Così ho trovato il mio unico buon proposito per il 2015: provare ad avvicinare il mio modo di mangiare e cucinare a quello di Federico.
Non sono mai stata un’amante del rigore, quindi ve lo dico già, non diventerò vegana per davvero, e su Labna non noterete troppo la differenza, ma nel cibo che preparerò per me stessa tutti i giorni intendo scegliere in modo più consapevole cosa metto in pentola e provare a diminuire il mio consumo di alcuni ingredienti (soprattutto olio, latticini, uova e farina 00) senza tuttavia rinunciare a mangiare bene.
Ci riuscirò? Non so, ma sono animata dal più genuino entusiasmo e il primo mese dell’anno è andato molto bene. Quello che posso dire per ora è che naturalmente le ricette migliori della mia nuova “dieta” finiranno senz’altro su queste pagine, quindi stay tuned.
Veniamo ora alla ricetta di cui vorrei parlarvi oggi, il pane vegano senza glutine che Federico mi ha fatto assaggiare. E’ un tipico caso di cibo che non mi salterebbe mai in mente di preparare perchè non sono vegana nè intollerante al glutine (e perchè la lista degli ingredienti è così complicata che non saprei da dove cominciare a fare la spesa), ma che mangerei con gioia se me lo consegnassero graziosamente impacchettato, dritto sullo zerbino di casa.
Si tratta di un pane croccante fuori e molto umido dentro – di consistenza simile al pane nero di segale che mi rifilano a volte qui in Germania – con un sapore un po’ tostato di cereali e semi; è perfetto per accompagnare una zuppa, con la marmellata a colazione e persino così, plain, da solo.
Mia madre ne ha assaggiata una fettina e ancora ne tesse le lodi a due mesi di distanza, chiedendomi con una certa insistenza: “ma quel buon pane di Federico, quando lo rifacciamo?!”

Pane vegano senza glutine
Ingredienti
- 2 cucchiai di semi di chia
- 120 + 450 ml di acqua
- 120 g di farina di miglio
- 120 g di farina di tapioca
- 110 g di farina di quinoa
- 50 g di farina di mandorle
- 60 g di fecola di maranta arrowroot è il nome inglese
- 27 g di farina di semi di lino
- 1 cucchiaino di sale
- 1 cucchiaino di xantano nella ricetta della challah gluten free vi avevo spiegato che cos'è
- 1 bustina di lievito secco istantaneo
- 3 cucchiai di olio di semi di girasole
- 2 cucchiai di sciroppo d'acero
- 1 cucchiaio di semi di sesamo
Istruzioni
- Mettete i semi di chia a mollo nella prima quantità di acqua indicata in elenco per circa mezz'ora. Preriscaldate il forno a 200° e foderate con la carta da forno uno stampo da pane a cassetta.
- In una ciotola capiente, mescolate le farine, il sale e lo xantano.
- In un'altra ciotola (quella dell'impastatrice, se ne avete una) sciogliete il lievito nell'acqua, poi aggiungete olio e sciroppo d'acero. Lasciate che il lievito si riattivi qualche minuto, poi unite le farine precedentemente mescolate e i semi di chia con il loro liquido.
- Mescolate bene tutti gli ingredienti, a mano o con l'impastatrice, per ottenere un impasto denso e compatto.
- Con l'aiuto di una spatola, versate l'impasto nella teglia precedentemente preparata cercando di ottenere una superficie liscia e uniforme, che poi procederete a incidere verticalmente con un coltello o una lametta per favorire la lievitazione.
- Spargete i semi di sesamo sull'impasto del pane e trasferite il tutto in forno.
- Abbassate la temperatura del forno a 180° e fate cuocere il pane per circa un'ora e venti. Trascorso il tempo indicato, abbassate ancora la temperatura del forno a 150° e fate cuocere il pane ancora circa 25 minuti, finchè non è ben cotto e dorato.