Ciambellette di Pesach

È tradizione che i cibi di Pesach, la pasqua ebraica, si preparino in casa con i propri genitori, perché essi possano passare il proprio sapere, tramandato loro dai loro genitori.

Io e mia madre abbiamo provato tante volte a fare delle ciambelle come quelle che vengono vendute a Roma nel ghetto ebraico. Il risultato è buono, anche se non sono ancora proprio quelle alle quali aspiro: non mi accontento… ma mi godo comunque il prodotto ottenuto.
Questa ricetta è quella delle ciambelle “tradizionali” fatte con la farina kasher normale (00 bianca), che fino allo scorso anno era permessa a Pesach: ora i rabbini l’hanno vietata, ma noi difendiamo la tradizione quindi vi raccontiamo ugualmente la ricetta delle ciambelle.

Per 15 ciambelle grandi occorrono

  • 1 bicchiere di zucchero bianco
  • 1 bicchiere di distillato di anice
  • 3/4 di bicchiere di olio di semi di girasole
  • 4 bicchieri abbondanti di farina 00 (o manitoba, se il problema Pesach non vi riguarda)
  • 2 uova

In una ciotola capiente fate il vulcano con la farina, aggiungete lo zucchero e poi i liquidi: impastate con le mani fino ad ottenere un impasto morbido e non troppo appiccicoso; sarà necessario aggiungere farina fino a quando l’impasto non si staccherà naturalmente dalle mani, pur senza essere troppo compatto.
Formate delle ciambelle, non troppo piccole per evitare che si secchino nel forno, e disponetele su un foglio di carta da forno. Fate questa operazione molto rapidamente altrimenti le ciambelle lievitano naturalmente stando all’aria aperta e quindi non sono più adatte a essere consumate durante Pesach.
Mettete le ciambellette nel forno già caldo a 180° per circa 15/20 minuti e sfornatele non appena perdono il loro pallore, altrimenti perdono la tipica morbidezza.

Buon Pesach e hag sameach!

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16 commenti

  1. Io le faccio molto simili… utilizzando anche vino bianco.. o vino rosso.. o spumante!!! Le tue si presentano proprio bene!!!:-))) smack!!!

  2. Altra ricettina da segnare!
    Mi piace la tradizione di condividere il gesto di preparare queste ciambelline con i genitori!!
    grazie per questo excursus che state facendo sulle ricette tradizionali per Pesach!

  3. Veramente interessanti i post di questa settimana.
    Continua così!
    E poi alle ciambelline non si puo’ dire di no! A Roma se dici ciambelline chiami vino, chissà se anche queste qui hanno un accompagnamento tradizionale …

    Barbara M.

  4. Con cosa posso sostituire il distillato di anice? Altrimenti dove lo trovo????
    Urgente per Pesach!!!

  5. ciao Paola,
    il Sambuca è un distillato d’anice… ma in un qualsiasi supermercato ne trovi diversi, più o meno costosi.
    Come dice Anna si può anche usare il vino bianco, che come qualsiasi cosa alcolica è leggermente lievitante, l’anice però da un sapore che a me piace di più.

  6. Apprezzo tantissimo le tue ricette e spesso mi servono per cucinare cose diverse.
    ti prego di ricordarti che per PESACH ormai la farina non si può usare in casa quindi se gentilmente potessi postare dolci con farina di azzima (ciambellette) o altro.
    grazie

  7. Caro Manuel dal 2004 che non si usa più la farina 00 perchè per produrla si bagna il grano, è stata sostituita con farina macinata a pietra……le ciambelle sono sicuramente migliori

  8. I commenti sono la migliore spiegazione del divieto di usare la farina in casa! L’aggiunta di qualunque liquido, vino o succo che sia, perfino le mani lavate e non asciugate, rendono le ciambellette hamez, non solo immangiabili ma proibite da tenere in casa! La durata della preparazione, in assenza di liquidi, non c’entra niente!

  9. Ciao David, grazie per averci scritto.
    Dopo il tuo commento ho fatto una indagine ed ecco l’outcome: la farina kasher le Pesach può venire a contatto con succo e vino a patto che il vino non sia stato annacquato o il succo non sia stato fatto da concentrato (e quindi che contenga acqua per esser diluito).
    Molto spesso il vino kasher israeliano e il succo di frutta comprato sono annacquati, il che rende inutilizzabili entrambi.