Live Below the Line – Liveblogging 2013

Cari amici di Labna, oggi inizia per me una settimana diversa dalle altre, la mia settimana below the line; come vi ho anticipato nel mio post di venerdì, mi sono impegnata a mangiare tutta la settimana con 1.20 € al giorno, la cifra corrispondente alla soglia di povertà dei paesi in via di sviluppo, per contribuire a un’iniziativa di Global Poverty Project, un’organizzazione internazionale nata con la finalità di sensibilizzare le persone ai temi della povertà e della fame nel mondo.
Ci riuscirò? Ve lo racconterò qui, in questo post, aggiornandolo il più spesso possibile con le mie avventure, giorno per giorno.

pasta for live below the line

Come si fa a fare la spesa con un budget di 1.20 €? Ma soprattutto, come si fa a farsi bastare quella cifra per preparare colazione, pranzo, cena?
Sono sicura che se farete il tifo per me e contribuirete alla mia causa con una donazione alla charity che ho scelto di sostenere troverò le energie per cavarmela!

Le regole del gioco, prima di tutto
Come vi dicevo, il budget giornaliero è 1.20 € e deve bastare per tutto, colazione, pranzo e cena.
Dentro al budget devono starci le materie prime, i condimenti (olio, sale, zucchero, spezie ecc), le bevande (il latte, il the, il caffè)… tutto fuorchè l’acqua, perchè quella del rubinetto per fortuna, qui nel primo mondo, è potabile ed è gratis.
Non si può usare nulla che non sia stato comprato con il budget a disposizione per la sfida: fate conto che la vostra cucina sia vuota, e che dobbiate ripopolarla con il solito piccolo euro e venti.
Ovviamente non si possono accettare contributi in cibo da amici e parenti: chi ci vuole aiutare può farlo con la solita donazione sul sito di Live Below The Line, donazione che non andrà a noi, ma a chi ne ha davvero bisogno.

La spesa
La sfida dura 5 giorni, quindi io sono andata a fare la mia spesa armata di 6 € in totale. Ammetto di averne spesi 6.03: non l’inizio ottimale, ma mi sono auto-assolta pensando che della costosissima bottiglia di olio di semi scadenti da 1 € comprata ne userò solo una minuscola parte.
Ovviamente chi vive below the line in gruppo, unendo il budget di due o più partecipanti, è avvantaggiato: è proprio vero che l’unione fa la forza!
Io, con il mio magro budget di 6 €, ho comprato poche cose, che vi elenco qui sotto:

Lenticchie, 1 scatoletta 0.29
Pasta 1 kg 0.65
Lievito 45 g 0.09
Farina 1 kg 0.45
Uova 6 0.80
Zucchero 1 kg 0.89
Fagioli cannellini, 1 scatoletta 0.29
Pelati 0.39
Cipolla 0.19
Minestrone 0.99
Olio di semi 1

Purtroppo nel mio budget non ci è stato il sale, quindi mangerò sciapo per qualche giorno.
Il menu, a spanne, dovrebbe prevedere challah per tutte le colazioni e gli spuntini, poi pasta e minestrone per quasi tutti gli altri pasti, più un paio di frittate e qualche cucchiaio di legumi. Forse potrei farci stare anche dei biscotti tipo questi, vedremo. Strada facendo vi racconterò.
Frutta niente, ahimè, e nemmeno verdura fresca – ma il minestrone dovrebbe andare bene. Impossibili anche la carne e il pesce, ma questo era facile da prevedere e non mi preoccupa: i legumi, che già sono la base della mia dieta per le proteine normalmente, mi basteranno.

La pappa
Se volete sapere cosa mangio, potete seguirmi su Twitter e Facebook, o con il feed di Instagram. Sono affamata ma social! :)

Il diario di bordo
– 1° GIORNO La prima cosa che posso dirvi, avendo appena cominciato, è che facendo questa spesa ho veramente apprezzato il valore di ogni centesimo: ho girato i principali supermercati e discount della mia città, confrontato i prezzi fino a perdere il conto e a dover ricominciare da capo, e questa esperienza è stata molto istruttiva.
Io non sono proprio una persona attenta nella spesa: mi concedo spesso il prodotto di marca, la frutta bio, la farina del piccolo produttore… senza nemmeno guardare con troppa attenzione lo scontrino. Da oggi, sarò un consumatore più consapevole.
Ora ad esempio, quando penso al cappuccino da 1.30 che bevo spensieratamente ogni mattina, penso che vale come 1 kilo di pasta + 2 lattine di legumi in scatola: continuerò a berlo, ma con più consapevolezza, e di tanto in tanto rinuncerò per dare il mio euro a chi ne ha più bisogno.
– 2° GIORNO Oggi vorre raccontarvi un pensiero che mi inquieta e che non auguro a nessuno di dover avere: avrò abbastanza cibo per i prossimi giorni? Animata da questo pensiero, ieri e oggi ho mangiato anche meno di quello che avevo “calcolato” mi spettasse, temendo che la spesa non mi basti fino a fine settimana. E’ una paura irrazionale, perchè ho fatto i miei conti e so con certezza che il cibo che ho comprato è scarso ma sufficiente, eppure vorrei custodirlo, un po’ come un animale che fa le scorte per l’inverno. E’ una specie di istinto di sopravvivenza.
– 3° GIORNO Siamo a metà strada, pare. Ho sempre mal di testa, anche se mangio abbastanza in realtà: il vero problema di disporre di risorse limitate per il cibo non è mangiare poco – perchè con 1.20 € se sei risparmioso riesci a fare tre pasti al giorno – ma è mangiare male. Niente frutta, niente verdura fresca… sento distintamente che il mio corpo avrebbe bisogno di cibo diverso da quello che gli sto dando. Non la denutrizione insomma, ma la malnutrizione. Inutile dirvi che se non mi fossi messa in questa avventura non avrei mai apprezzato questa sottile distinzione di termini, che invece è fondamentale.
– 4° GIORNO Il mio corpo comincia ad accusare i colpi di questa avventura, perchè ho continuamente mal di stomaco, ma per fortuna siamo quasi al traguardo. Dovesse mai venirvi voglia di provare a vivere sotto la soglia della povertà, sappiate che pane+pasta+legumi per 4 giorni non è un’idea felice: certo la pancia è piena, ma non è particolarmente contenta. Avete presente quando la vostra nonna vi raccomandava di mangiare frutta e verdura? Aveva le sue ragioni, ve lo confermo.
– 5° e ultimo GIORNO sono stufa marcia di mangiare poco e male, ma contenta di aver praticamente finito la mia missione! Al momento ho raccolto 255 £, che è più dell’obiettivo che mi ero data per la raccolta: sono proprio soddisfatta. In più, c’è ancora tempo per donare fino a fine mese, quindi conto di fare ancora meglio.
– 6° GIORNO, cioè “dieta” finita: voi non avete idea di quanto sia meraviglioso ricominciare a mangiare frutta e verdura freschi! Ogni cosa mi sembra buonissima, anche i cibi più ordinari hanno un sapore speciale quando li mangi dopo tante privazioni!

Perchè, in definitiva, lo faccio
Vi ricordo che mi faccio tutto questo sbatti perchè voi facciate una donazione al progetto Live Below the Line: se la prospettiva della mia settimana di deprivazione un po’ vi dispiace, pensate che c’è gente che sta molto peggio di così e date loro il vostro contributo cliccando sul banner qui sotto!

Live below the line - Call to action

Ricette simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

10 commenti

  1. In bocca al lupo Benedetta, e grazie… da quando ho letto il tuo primo post in merito a questo tuo “esperimento” non sono andata più a fare la spesa, ho le dispense talmente piene da poter viverci per almeno un mese… ho deciso che va prima consumato quello, per non rischiare tra l’altro di dimenticarlo e buttarlo, e poi riandrò in maniera più consapevole a riempire (molto meno di prima) il carrello…

  2. Ciao Benedetta, questa tua iniziativa mi ha colpito e fatto riflettere. Ho deciso di fare la donazione e sto pensando di provare anche io la sfida proprio per capire davvero cosa significhi vivere con così poco e rivedere alcune mie abitudini e la mia concezione del valore del denaro.
    In bocca al lupo!

  3. Sono proprio curiosa, ma se al posto della challà tu facessi pane semplice, potresti usare le uova per altre preparazioni.
    In bocca al lupo

  4. sei da sempre una persona un pò speciale, è il tuo bello.
    hai tutta la mia ammirazione e sono certa ce la farai.

    tanti ani fa, quando avevo i bambini molto piccoli e non lavoravo, mi ero cimentata nella cucina “low cost” cercando però di non far mancare nulla di indispensabile a nessuno.

    tu mi ricordi che dovremmo tornarci, per un sacco di buoni motivi.

    vai serena Jas :)

  5. E’ da un po’ di tempo che ho adottato la tecnica di non riempire troppo la dispensa e devo dire che c’è molto meno spreco, perchè come scrive Marilù, il rischio è di dimenticare e di conseguenza buttare via. Invece di fare la spesa una volta alla settimana la faccio più spesso privilegiando i negozi vicino a casa ed il piccolo supermercato a conduzione famigliare. Questo mi permette di fare una spesa più consapevole e legata alle necessità reali. Si sa che quando si va nei grandi supermercati alla fine ti ritrovi in coda alla cassa con il carrello che deborda e il portafoglio in lacrime. Seguirò con interesse il tuo percorso settimanale, facci avere notizie. Un in bocca al lupo ed un abbraccio. Rita

  6. E’ veramente un’avventura tosta.
    Ammetto che anch’io spesso non prendo quello che costa meno e divento inconsapevolmente spendareccia anche sulle piccole cose.

  7. Ieri sono stata a far la spesa.
    E mi sei venuta in mente te.
    Poi, ho usufruito di un piccolo buono da 5 Euro.
    Penso che sarà il mio piccolo contributo alla causa.

  8. Che meravigliosa iniziativa!
    Vengo sovente a farvi visita, ma non ho mai commentato!
    questa volta invece, non potevo proprio farne a meno!
    Immagino sia stato difficile, soprattutto per la mancanza di quegli alimenti freschi che spesso non sappiamo nemmeno apprezzare…
    questa crisi sta costringendo anche noi (e da una parte è un bene) a fare i conti con risorse che diminuiscono, quindi ben venga una spesa consapevole, fatta di minori sprechi: forse 1.20€ al giorno sono davvero pochi, visto anche il costo dei prodotti, ma facendo attenzione si può spendere poco di più, mangiando comunque bene!
    Grazie per aver condiviso con la rete questo tuo bel gesto!
    Ciaooo MARA