Challah – Pane del Sabato
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La challah è il tipico pane dello Shabbat, cioè il venerdì sera, che è un momento della settimana molto speciale per gli ebrei.
All’inizio di shabbat, subito dopo il tramonto del sole, gli ebrei recitano una preghiera, il kiddush, in cui si rende grazie a Dio di aver creato il mondo e di essersi riposato nel settimo giorno; durante il kiddush si benedicono il vino e il pane, la challah appunto.
La challah è un pane molto simile al pain brioche, ma è un po’ meno dolce e più compatto.
Tradizionalmente, la challah si copre durante il kiddush e la benedizione con un panno finemente ricamato; quando la benedizione finisce, il capofamiglia spezza una delle challot in piccole parti, vi sparge sopra un po’ di sale e ne offre ai commensali. Tuttavia, la challah è un pane adatto a ogni occasione, sia ai pasti che per colazione e merenda.
[ricetta aggiornata al 06/07/2012 con le indicazioni della signora Garelik, che fa indubitabilmente la migliore challah che io abbia mai provato]

Challah
Ingredienti
- 4 bicchieri di acqua tiepida
- 2 cubetti di lievito fresco o 20 g di lievito disidratato in grani o 2 bustine di lievito secco in polvere per pane
- 1 bicchiere di olio di semi leggero
- 1 bicchiere di zucchero
- 2 uova
- 2 cucchiai di sale
- 2 kg di farina
- 2 tuorli d'uovo per spennellare il pane
- semi di sesamo o semi di papavero per decorare il pane
Istruzioni
- Sciogliete in una ciotola capiente il lievito con l'acqua tiepida (non bollente!), poi fate riposare un paio di minuti per riattivare il lievito, specie se usate quello secco in granelli.
- Aggiungete nella ciotola lo zucchero, l'olio, il sale e le uova, dunque amalgamate il tutto; aggiungete poi anche la farina, ma lentamente, due bicchieri per volta, perchè non è detto che vorremo usarla tutta: ne useremo circa 2 kg, ma magari anche un po' meno, a seconda delle condizioni climatiche e di molti altri fattori imprevedibili.
- Quando l'impasto diventa compatto e non si attacca più alle mani lavoratelo bene su un piano infarinato per una decina di minuti, poi trasferitelo in una ciotola leggermente unta e fatelo lievitare per almeno un'ora (volendo anche due) coperto da un panno umido, finchè non raddoppia.
- Una volta che l'impasto è ben lievitato fate le forme (e se fate l'hafrashat - dico alle lettrici ebree! - ricordatevi di prelevare la parte di impasto necessaria!): la treccia semplice di tre rotoli, come quella dei capelli, è facilmente realizzabile e di sicuro effetto, e con questo impasto se ne ottengono 8.
- Disponete le trecce di impasto su teglie ricoperte di carta da forno e fate lievitare il tutto ancora mezz'ora.
- A lievitazione ultimata, spennellate le challot con 2 tuorli diluiti in un po' d'acqua e cospargetele di semi di sesamo o papavero, poi infornatele nel forno già caldo a 200°.
- Fate cuocere le challot a 200° per una decina di minuti, poi abbassate la temperatura a 180° e fate cuocere per ancora una ventina di minuti.
- Il tempo di cottura dipende dal forno (circa 25/30 minuti, di solito), ma si nota subito se la challah è cotta: acquista in superficie un bel colore, tra il marrone e il dorato, sprigionando un profumino che richiamerebbe anche la più sbadata delle cuoche...
Note
Se volete essere 100% sicuri di tutti i dettagli della preparazione della challah, potete dare un’occhiata alla ricetta step by step che ho realizzato per Il Cucchiaio D’Argento: le foto illustrano tutti i passaggi.