Matzo brei

Ogni anno in questi giorni, proprio alla fine di Pesach, ci ritroviamo con molta matzà avanzata: la matzà, cioè il pane azzimo, non è esattamente il cibo più buono del mondo, dunque spesso la si lascia in dispensa, preferendo persino rinunciare in blocco allo spuntino piuttosto che affrontare il secchissimo, sbricioloso, insipido pane azzimo.
Così, prima di tornare alle ricette di tutti i giorni, oggi vi lascio ancora una ricetta di Pesach, pensata per “far fuori” nel modo più veloce e gustoso possibile l’odiata matzà.
La ricetta in questione è quella del matzo brei (pronuncia “brai”), un piatto ashkenazita che ben si presta allo smaltimento della matzà.

Si tratta di una specie di frittella di uovo e matzà, una via di mezzo tra il concetto del French toast e quello delle uova strapazzate, che si mangia sia in versione dolce che salata.
Se anche voi avete ancora la dispensa piena di avanzi di matzà, questa potrebbe essere la vostra occasione per liberarvene!

Per preparare questo cibo, che non appartiene alla tradizione di casa mia, ho seguito la ricetta di Adam Rapoport, che si trova su Bon Appetit.

Per quattro matzo brei ci occorrono

  • 2 rettangoli di matzà
  • 2 uova
  • sale e pepe
  • 2 cucchiai di olio vegetale

Spezzettate la matzà grossolanamente e mettetela a bagno in acqua calda per circa 30 secondi, poi strizzatela e mettetela da parte.
In una ciotola, sbattete le uova con un po’ di sale e un pizzico di pepe, poi unite la matzà strizzata e mescolate il tutto per formare un impasto.
In una padellina scaldate l’olio a fuoco vivace e versatevi l’impasto con l’aiuto di un mestolo, a formare delle specie di pancakes o piccole frittelle. Dovrebbero venirne fuori quattro.
Fate cuocere le frittelle finchè non sono ben cotte e dorate su entrambi i lati, circa un minuto per lato.
Servite le frittelle calde, accompagnandole con marmellata, miele, peanut butter, applesauce, o anche formaggio, verdura… insomma, con quello che vi va! Matzo brei è un cibo geniale proprio perchè sta bene con tutto!

Infine, ecco alcune piccole varianti sul tema che potrebbero servirvi per perfezionare la ricetta secondo i vostri gusti:

  • Se volete mangiare il vostro matzo brei dolce potete friggere nel burro invece che nell’olio, ricordando che però non sarebbe più parve (non può, cioè, essere servito insieme alla carne); se invece sapete già che accompagnerete il vostro matzo brei con ingredienti salati anche lo schmaltz, il grasso di pollo, è perfetto per friggere, anzi, è l’opzione più tradizionale. Nessuna di queste due opzioni è molto salutare, ma pazienza, per questa volta!
  • Potete fare il matzo brei anche come le uova strapazzate invece che a forma di frittella, per una colazione davvero nutriente!
  • La matzà può essere ammollata anche nel latte, invece che nell’acqua: il piatto diventa forse più buono, ma anche in questo caso non è più parve.


Vi avanza ancora della matzà? Leggete questa lista di 100 ricette per mangiare la matzà avanzata o guardate questo video divertentissimo, 20 Things To Do With Matzah, per trovare dei modi più creativi – diciamo davvero “alternativi” – di consumare il pane azzimo.

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5 commenti

  1. cara Jasmine, che coincidenza! Stamattina leggevo l’ennesima puntata del libro a fumetti “cronache di Gerusalemme” di Delisle, che viene pubblicato on-line sul Corriere (ed è bellissimo!), e c’è il capitolo dedicato agli haredim e a Mea Shearim in cui lui racconta che gli haredim non buttano via il pane perchè e sacro, quindi in pratica lo si trova abbandonato ad ogni angolo: sulle finestre, sui gradini…
    Anche qui il pane non si butta, forse più per le reminiscenze della fame patita durante la guerra che non per il condizionamento della religione cristiana che ne fa il corpo di Cristo :-)
    Comunque, pensavo che in Italia abbiamo mille ricette per riciclare in ogni modo il pane anche secco di mesi e mesi, potremmo farne un bel libriccino da regalare agli haredim di Mea Shearim :-)
    …ed ecco qui la tua ricetta per riciclare la matzà!
    Buona giornata
    k.

  2. Avevo letto di questa ricetta nel libro di Ruth Reichl ma non riuscivo a visualizzarmelo, e voi me ne avete dato la possibilità =)

  3. Io adoro la matzà e ne compro sempre in abbondanza per poterla mangiare anche dopo Pesach. A colazione la spalmo di burro e miele o marmellata. E la uso spesso al posto del pane. Oppure ne faccio lasagne, tortini e addirittura la cucino come la pasta e la trovo buonissima!
    Una cosa simile a questa tua ricetta l’ho preparato due sere fa con zucchero di canna, uvetta, pinoli e fettine di mele e poi spolverata di cannela e zucchero: buona!
    Dana