A scuola di cucina in Thailandia: involtini primavera e papaya salad

A rigore, oggi avrei voluto cominciare a parlarvi della Thailandia, mostrandovi qualche foto delle città principali e proponendovi un piccolo itinerario goloso. Riguardando le foto, però, la prima cosa che mi ha ispirato, la prima di cui ho avuto voglia di scrivere, è stata l’esperienza del corso di cucina thailandese: così, ecco prendere forma in pochi minuti il post di oggi, che spero vi piaccia!

La cucina thailandese è molto interessante e complessa: accanto ai sapori per così dire autoctoni del territorio, come sono entrati a far parte della tradizione anche tanti piatti della cucina cinese, di quella indiana, di quella vietnamita e molte altre, in un melting pot di ricette che non finisce mai di stupire.
Le scuole di cucina in Thailandia vanno pertanto per la maggiore: il cibo è una parte importante della cultura del paese e molti viaggiatori, provenienti dall’Europa, ma anche dai paesi vicini, scelgono di arricchire e completare il proprio viaggio con un corso di cucina.
Come vi dicevo, quindi, mi è sembrato doveroso mettermi ai fornelli anche in vacanza, per imparare il più possibile e scoprire – non solo da commensale – i segreti del cibo thai.

Sono rimasta davvero affascinata da tutte le cose che ho imparato durante il mio corso di cucina thailandese: i miei bravissimi maestri, Tum e Joe, mi hanno insegnato tantissime cose nuove. Basti dire che la gran parte degli ingredienti che ho utilizzato per cucinare li ho maneggati per la prima volta nella vita!

Vi racconto due delle ricette in cui mi sono cimentata, le mie preferite: sono due piatti vegetariani di semplice preparazione e di sicuro effetto.

Por peea tod – Involtini primavera

Per 5 involtini primavera occorrono:

  • 1 radice di coriandolo
  • 1 spicchio d’aglio
  • 10 pallini di pepe bianco
  • 20 g di noodles bagnati
  • 30 g di carne trita di maiale (o funghi!)
  • 20 g di cavolo tagliato a julienne
  • 20 g di carote tagliate a julienne
  • 1 cucchiaio di salsa di soia
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 2 cucchiai di brodo
  • 5 fogli di sfoglia per involtini
  • olio per friggere
  • 1 rosso d’uovo

Tritate al pestello i primi tre ingredienti, poi metteteli in padella con un po’ d’olio già caldo e scaldateli qualche secondo; aggiungete la carne e, quando questa ha preso colore, le verdure, poi in ultimo i noodles con l’acqua, la salsa di soia e lo zucchero.
Quando il ripieno di noodles e verdure appare asciutto, trasferitelo in un piatto e procedete a preparare gli involtini, seguendo il tutorial fotografico qui sotto.

Una volta ultimata la preparazione degli involtini friggeteli in olio bollente girandoli delicatamente con un bastoncino: scolateli al primo accenno di doratura (si scuriscono un po’ una volta raffreddati) e servite.

Tradizionalmente questi involtini si servono tagliati a metà, accompagnati con una salsa agrodolce piccante, una fettina di cetriolo e una fogliolina di basilico thai: si mangia tutto in un solo boccone, ottenendo una mescolanza di sapori davvero inedita.

Som tam ma-la-kor – Insalata di papaya verde

Per 1 porzione occorrono:

  • 1 papaya verde (ne useremo 50 g), tagliata a julienne
  • 3 pomodorini
  • 3 fagiolini
  • 1 cucchiaio di noccioline
  • 1 spicchio d’aglio
  • 3 peperoncini piccanti piccoli (per me 1 è sufficiente!)
  • 1/2 cucchaio di salsa di pesce (o soya!)
  • 1 cucchiaio di succo di lime
  • 1 cucchiaio di pasta di tamarindo
  • 1/2 cucchiaio di zucchero di palma

In un mortaio schiacciate energicamente l’aglio e i peperoncini, poi aggiungete le noccioline e tritatele grossolanamente.
Nel mortaio, se avete abbastanza spazio, aggiungete poi i pomodorini tagliati a metà e i fagiolini crudi tagliati a tocchetti.
Unite il condimento, vale a dire la salsa di pesce, il lime, il tamarindo e lo zucchero, poi in ultimo aggiungete la papaya, mescolate bene con l’aiuto di un cucchiaio e servite.

Tutta l’insalata si prepara, tradizionalmente, al mortaio, se ne avete uno abbastanza grande per contenere tutti gli ingredienti: in effetti, condire l’insalata nello stesso contenitore in cui si è preparato il condimento – che nel nostro caso è una parte molto importante del piatto – conferisce senz’altro a quest’ultimo sapore in più!

Parentesi per chi volesse cimentarsi, aggiungo che la papaya verde è introvabile nei fruttivendoli normali: dovete cercarla nei negozi cinesi o di specialità etniche.

p.s. mi scuso per le foto, che non sono una gran cosa, ma spero diano comunque un’idea dell’esperienza!

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9 commenti

  1. mamma mia che brava, ma lo hai fatto li il corso?
    io sono andato in Thailandia lo scorso anno ma non ho fatto altro che mangiare e sudare..
    …esiste un basilico thai? :)

  2. Ho adorato il mio viaggio in Thailandia, tre settimane alla scoperta di un vero e proprio paradiso. E una delle cose che mi ha colpito di più è stata proprio l’eccellenza del cibo. A Kanchanaburi abbiamo pernottato in questo posto https://applesguesthouse.com/ dove la proprietaria faceva anche scuole di cucina. Purtroppo non sono riuscita a frequentarle ma ho potuto apprezzare quello che veniva servito agli ospiti con tanto di spiegazione per ogni piatto. Mamma che voglia di tornare!!!!
    Un abbraccio e aspetto i prossimi post
    fra

  3. Io adoro la cucina thailandese e l’insalata di papaya verde è una delle mie preferite. Il tuo viaggio è uno dei miei sogni. Aspetto le altre foto con trepidazione.

  4. Se amate la Thailandia fate un salto e immergetevi nei mille corsi sparsi per il paese…per tutti i gusti e tutti i prezzi!

    La varietà di basilico che si trova qui è “piccante” rispetto al nostro… se venite contattatemi…vi do’ ottime dritte su dove mangiare cibo thai vero a poco prezzo (unico inconveniente il piccante)
    :)

  5. Noooo!!!
    Sei andata in vacanza e già che c’eri hai fatto pure un corso di cucina?!?!
    Che fortuna!
    A me, non lo avrebbero mai permesso…
    ;-)