Hummus al cioccolato
In America, dove capito spesso, si vede ogni genere di cibi bizzarri, risultato del melting pot di culture differenti che hanno trovato casa negli Stati Uniti. Tra le più stravaganti pietanze passate sulla mia tavola di recente c’è una di queste “americanate” assurde, il hummus al cioccolato.
Ovviamente di primo acchito l’idea pare tremenda: il hummus è salato! Passi scambiare i ceci con altri legumi… va bene anche omettere la tahina se proprio non ce l’avete… ma il hummus dolce? Certamente un’eresia!
E invece – colpo di scena – il hummus dolce è buono. Ma buono proprio. E fa anche bene, perchè alla fin della fiera è una deliziosa cucchiaiata di proteine vegetali che potete rifilare a grandi e piccini come dessert o come merenda. Non dico che potrete spacciarlo per Nutella – nessuno vi crederebbe – ma potete usarlo in tutte le occasioni in cui usereste la ben più calorica crema spalmabile e risparmiarvi i sensi di colpa.
Fare il hummus è una sciocchezza, ci possono riuscire facilmente anche i principianti assoluti; l’unica cosa difficile di questa ricetta è azzeccare una combinazione di ingredienti che vi soddisfi, la giusta quantità di tahina, cacao, sciroppo per dolcificare e vaniglia che bilancino il sapore dei ceci.
La mia ricetta è questa, ma siate coraggiosi e sperimentali quando la proverete e fate un paio di tentativi per trovare il sapore del hummus al cioccolato che fa per voi: vedrete che la vostra audacia sarà premiata!
Hummus al cioccolato
Ingredienti
- 400 g di ceci bolliti in acqua e bicarbonato
- 85 g di sciroppo d'acero miele o altro dolcificante liquido a piacere
- 60 g di tahina
- 60-80 g di cacao
- qualche goccia di estratto di vaniglia
- 1-2 cucchiai d'acqua fredda se necessari
Istruzioni
- Fate cuocere i ceci in acqua e bicarbonato finchè praticamente non si disfano; se decidete di essere pigri e usare i ceci in scatola pelateli uno a uno sotto l'acqua corrente per eliminare la buccia.
- Mescolate tutti gli ingredienti nel frullatore e frullate bene per ottenere una crema omogenea.
- Aggiustate il sapore e la consistenza del hummus secondo i vostri gusti aggiungendo poca acqua per volta, se necessario, ed eventualmente un cucchiaino extra del dolcificante liquido prescelto.
Nella foto vedete la mia merenda – insospettabilmente dietetica – di qualche giorno fa. Si tratta del nostro hummus al cioccolato spalmato sui pancake SoShape.
SoShape (spiego dall’inizio per quelli che non hanno seguito le mie peripezie dietetiche su Instagram) è una nuova dieta ideata in Francia – paese dove inspiegabilmente le ragazze sono tutte magre… – che si basa su sostituti del pasto. Prevede l’assunzione di 2 shakes al giorno, a colazione e cena, con pranzo a piacere.
All’inizio mi sono lasciata intrigare da questa dieta perchè da un sacco di tempo ero curiosa di provare soluzioni alternative al pasto con nutrienti bilanciati, visto che molte volte quando lavoro non ho tempo di mangiare; il fatto che SoShape poi fosse anche vegetariano, privo di OGM e con ingredienti “normali” (niente robaccia chimica!) mi ha proprio convinto a provare. Da lì a innamorarmene, quando ho visto il packaging adorabile del prodotto, è stato un attimo.
Ve ne parlo perchè se, come me, siete perennemente a dieta, questo è un esperimento alimentare che vi consiglio di fare: potrebe davvero aiutarvi. Lo so che bisogna mangiare sano e non cercare scorcatoie (ho una dietologa che non perde occasione di ricordarmelo!) ma per darsi una “botta di incoraggiamento” e iniziare a perdere peso senza rischio di scoraggiarsi SoShape è un’ottima soluzione.
Gli smart meal SoShape esistono in 22 gusti, dolci e salati: io che sono una golosa tremenda ho bevuto shakes di solo gusti dolci per un’intera settimana senza pentirmene (anzi, specialmente il gusto caramello me lo sarei mangiato anche per pranzo…) e come per magia in una settimana ho perso 2 kg, che era esattamente l’obbiettivo che mi ero prefissa. D’altronde con gli shakes si sta sotto le 200 calorie a pasto, quindi anche se uno proprio si impegnasse per mangiare tanto a pranzo le calorie assunte in una giornata rimarrebbero poche.
Persi i primi kili, è facile poi mantenere il peso raggiunto sostituendo spuntini più calorici con gli smart food SoShape, come i miei pancakes in foto o molti altri (muffin, granola, mug cake…).
Io mi sono trovata bene coi prodotti SoShape e intendo tenerne una scorta anche a dieta finita per sostituire ogni tanto i pasti quando sono di corsa.
Se per caso volete provare anche voi a mettervi a dieta con SoShape come ho fatto io, potete ordinare i vostri prodotti sul sito di SoShape: io non ci guadagno niente, ma voi se usate il codice “JASCUSTOM” potrete scegliere il doppio dei gusti di shakes e risparmiare così 9,50 €.
Mi piace moltissimo il tuo blog, mi piacciono le ricette e la cura nel presentarle. Proprio per questo, sono rimasto colpito quando ho visto un’affermazione così grossolana come “niente robaccia chimica” :(
Il punto di vista che preferisco avere è che la cucina è *innanzitutto* chimica!
Ciao Matteo! Non sono una nemica della scienza :) ma mi piace l’idea di sapere quello che mangio, il chè non è sempre facile quando nei cibi “pronti” ci sono tanti ingredienti oscuri. Per esempio nella religione ebraica è vietato il maiale e non ti immagini in quanti alimenti di quelli che si comprano al super ci sia nascosto il maiale, sotto forma di innocenti codici numerici di additivi ecc…
In ogni caso, nessuna ostilità per la chimica! :)