Peperonata di Gino
Questa peperonata agrodolce è un’imitazione di quella leggendaria del signor Gino, uno dei due proprietari del ristorante Il Carpaccio, a Milano (sono così tradizionalisti che non hanno nemmeno il sito!).
La ricetta è semplicissima ma ha un sapore molto speciale: è mille volte meglio di una peperonata normale, provare per credere!
Per un antipastino da due o tre persone occorrono
- 1 cipolla di tropea piccola
- 3 cucchiaio di olio
- 2 peperoni carnosi, uno rosso e uno giallo, tagliati a listarelle
- 1 manciata di uvetta, precedentemente ammollatta
- 2 cucchiaini di zucchero di canna
- 3 cucchiai d’aceto
- sale e pepe
Fate un soffritto con olio e cipolla, facendo ammorbidire quest’ultima senza farla scurire troppo.
Quando la cipolla è morbida aggiungete i peperoni e fateli cuocere circa un quarto d’ora, poi aggiungete 1/2 bicchiere di acqua, coprite la pentola col coperchio e lasciate stufare le verdure per un quarto d’ora o più, finchè i peperoni non sono teneri, ma ancora consistenti.
Aggiungete poi lo zucchero, l’aceto, l’uvetta, e fate cuocere la peperonata ancora una decina di minuti, facendo evaporare l’aceto.