Sabich
Il sabich – la ricetta di cui vi parlerò oggi – è uno dei segreti meglio custoditi della cucina ebraica israeliana: tutti ormai conoscono il hummus, i falafel, la shwarma… il sabich invece è un piatto per insiders, per veri intenditori.
Il sabich, ve lo dico subito, non è il vostro solito panino della pausa pranzo: è un sandwich molto tipicamente israeliano, una pita ripiena di melanzane fritte, patate lesse, uova sode, insalata israeliana, tahina, salsa piccante e diversi altri condimenti “esotici”: se cercate qualcosa che stupisca il vostro palato in modi mai esplorati prima, il sabich è la risposta alle vostre domande.
Ho scelto di raccontarvi proprio oggi questa ricetta di sandwich “take away” perchè proprio ieri noi ebrei abbiamo celebrato Lag Ba Omer, una festa durante la quale – come ricorderete dal mio racconto sulla storia di Lag Ba Omer dello scorso anno – si fanno tanti bbq e picnic all’aperto: un panino come il sabich è perfetto per una gita o una scampagnata, e con la bella stagione sono sicura che vi tornerà utile.
Il sabich si è diffuso in Israele (ma specialmente a Tel Aviv, dove è ormai forse lo snack preferito in assoluto) grazie all’intraprendenza dei cosiddetti mizrahi Jews, gli ebrei provenienti da Iran, Iraq e Siria, trasferitisi in Terra Santa negli anni ’50 del secolo scorso.
Questi ebrei, nei loro paesi d’origine, erano soliti consumare un pasto freddo a base di melanzane, uova e patate la mattina di Shabbat, quando – come sapete – è vietato cucinare; una volta stabilitisi in Israele, nei primi anni ’60, cominciarono a vendere questo piatto come fast food, servendolo nella pita, il pane tradizionale israeliano con il quale si accompagna praticamente ogni cosa.
Ricapitolando, cosa contiene questo panino così speciale?
La nostra pita nasconde, come vi dicevo, melanzane fritte, uova sode, insalata di cetriolo e pomodori, patate lesse, hummus oppure tahina, cetriolini sott’aceto (facoltativi), cipolla… e due ingredienti segreti. Quali?
Una salsa yemenita chiamata skhug, ottenuta dai peperoncini rossi o verdi freschi mescolati con coriandolo, aglio e spezie, e una salsa iracheno-indiana chiamata amba, simile a un chutney, a base di mango e spezie.
Mi rendo conto che il mango suona davvero esotico e un tantino fuori contesto persino come un paese multietnico come israele, ma c’è una spiegazione anche per questo ingrediente strano! Sin dal Medioevo, i mercanti iracheni hanno commerciato intensamente con l’India, dove ancora oggi esistono comunità ebraiche di origine irachena, e hanno portato con sè, prima in Iraq, poi in Israele, alcuni ingredienti precedentemente sconosciuti, adottati durante i propri viaggi, come appunto l’amba.
Sabich
Ingredienti
Istruzioni
- Il procedimento è relativamente semplice, ma bisogna preparare e avere a portata di mano un sacco di ingredienti.
- Per prima cosa tagliate le melanzane a fette e friggetele in abbondante olio bollente, poi fatele scolare su un foglio di carta assorbente da cucina e tenetele da parte.
- In un pentolino, preparate le uova sode, e nel frattempo, in un altro pentolino, fate lessare le patate; a cottura ultimata, sbucciate le patate e sgusciate le uova sode, poi affettatele entrambe.
- Lavate i pomodori, sbucciate i cetrioli e tagliateli a cubetti piccolissimi per ottenere la classica insalata israeliana, poi unitevi la cipolla affettata finemente e un po' di prezzemolo tritato.
- In una ciotolina, mescolate la tahina con del succo di limone e un filo d'acqua; tenete a portata di mano anche amba e skhug.
- Procuratevi della pita o fatela in casa seguendo la mia ricetta della pita: se la preparate voi, fatelo all'ultimo minuto, per poterla servire calda.
- Spalmate sulla pita la salsa piccante, poi riempitela con tutti gli altri ingredienti precedentemente preparati (melanzane, patate, uova, insalata israeliana), poi in ultimo prima di servire aggiungete la salsa al mango e la tahina.
Ma lo sai che noto sempre di più le varie assonanze tra la cucina siciliana e quella del Medio oriente? D’altronde, siamo tanto vicini… La tua ricetta è meravigliosa e non vedo l’ora di provarla. Qui in Sicilia si friggono sempre talmente tante melanzane! Noi sabato eravamo tutti riuniti perché i nipoti di mio marito vivono ai 4 angoli del mondo: Parigi, Milano, Cuba, Hong-Kong e Colombia ed abbiamo mangiato le “moffolette” ripiene. Si tratta di un pane tondo e gonfio, come le pita che viene riempito con ogni ben di Dio: melanzane e zucchine fritte ed in agrodolce, ricotta di pecora, caciocavallo, acciughe, olio, cipolla affettata, pomodori… Una delizia per tutti. Per questo proverò con piacere la tua ricetta e farò anche le pita, che mi sembrano ottime e mi ricordano tanto le moffolette!
Baci dalla caldissima, sciroccosa Sicilia (oggi 28°)
Elli
Un vero incanto per il palato!
Aaahhh se potessi sollazzarmi all’aperto (e al sole!) con questo trrrrionfo di colori e sapori!
E’ vero anche in Sicilia abbiamo sintetizzato la cucina di tutto il mediterraneo. Viaggiando in rete se ne ritrovano radici inattese. E si continua…
In effetti il sabich l’ho scoperto in Israele un po’ “tardivamente” rispetto a falafel &c. ma devo dire che è stato un vero colpo di fulmine! Una delle cose piu’ deliziose mai assaggiate :) Puro godimento!
Che belle foto, sembra di sentire i profumi e le voci di strada… una vera stretta al cuore ;)
Devo dire che il sabich m’ispira moltissimo per il colore ed il mix di sapori..
Che trionfo!e che darei in questo momento per una pita così preparata!Un bacio!
Ciao non è molto che vi seguo,ma lo faccio con molto piacere ed anzi ieri mi sono voluta cimentare a fare la PITA, ma purtroppo non mi è venuta molto bene ,nel senso che non si è gonfiata,o meglio si sono gonfiate solo da un lato: una volta un pò più su ed un’altra un pò più giù.Falle sottili sottili come raccomandi nella ricetta,falle un pochino più spesse niente.II gusto era ottimo, ma speravo in qualcosa di più decente “visivamente”.Scusate il disturbo e a presto.
@andrea Allora, a colpo d’occhio direi che se si sono gonfiate solo da un lato è colpa del forno :) Io proverei a cuocerne una sola per volta, mettendola bene al centro del forno, a forno statico (l’avevi messo ventilato per caso?) e alla temperatura più alta che il tuo forno regga; bada bene anche a infornare solo quando il forno è ben bollente, perchè è lo choc termico che fa alzare la bolla (un po’ come per le madeleines).
questo insalata è bellissima!
*Note: I studied Italian in college and reading your blog is bringing it back (however slowly :) Grazie mille :)
è meraviglioso, ti dico solo questo. gli ingredienti la spiegazione, tutto.
lo vorrei ora! un bacio e buon fine settimana, mony
Meraviglioso tutto, ripeto cose già dette, ma quando è vero…. ti leggo da parecchio con grande piacere, solo non so se riusirò a replicarla in bellezza e bontà (faccio fatica a digerire le melanzane purtroppo, e non mangio le uova, che tristezza) ma mi piacerebbe prepararla per amici e parenti
Se hai qualche trucco per rendere più “accessibili” le melanzane mi faresti un grande favore :)
Uno spuntino delizioso… da testare!
Fatto qualche tempo fa: è davvero buonissimo!
I loved the pita bread served by the team of the Israel Pavilion at Expo Milano 2015. Have you eaten? Could you get the recipe? I do not speak italian. This bread would be perfect for a Sabich
Appena tornata da Israele dove ho assaggiato a Gerusalemme lo Sabich. Non lo avevo mai assaggiato e nemmeno ne ero a conoscenza; siamo capitati per caso in questo delizioso posticino dove ci è stato servito. Eccezionale !
Adoro tutte le ricette di Labna, complimenti vivissimi sempre, sono curiosa di nuove culture, nuovi sapori e la vostra pagina è eccezionale, la migliore in assoluto! Una sola cosa, il link per l’amba è errato, mi appare che la pagina in questione non può essere visualizzata nel mio paese (Italia), aiutoooooo! Un abbraccio forte e grazie mille, buone vacanze! :-D
quali sono i macro e micronutrienti del sabikh