Challah al miele per Rosh Hashanah

La challah è il tipico pane ebraico delle feste: lo prepariamo ogni venerdì per celebrare lo Shabbat, ma anche in occasione di alcune feste solenni, come a Rosh Hashanah, il capodanno ebraico appena passato.
A Rosh Hashanah prepariamo una challah diversa dal solito: il pane di questa festa, infatti, ha la caratteristica forma rotonda, e un ingrediente d’eccezione che dà una dolcezza tutta particolare, il miele.

La forma rotonda simboleggia il ciclo degli anni che si susseguono: un anno finisce e subito ne inizia un altro, senza soluzione di continuità. Il miele, invece, come avevo già raccontato a proposito della torta al miele di Rosh Hashanah, ci serve ad augurarci un anno dolce.

Per fare 4 grandi (enormi a dire il vero) challot rotonde servono:

  • 4 bicchieri di acqua tiepida
  • 2 cubetti di lievito fresco o 20 g di lievito disidratato in grani o 2 bustine di lievito secco in polvere per pane
  • 1/2 bicchiere di zucchero
  • 1 bicchiere di olio di semi leggero
  • 1 bicchiere di miele
  • 2 uova
  • 2 cucchiai di sale
  • 2 kg di farina (più qualche cucchiaio per il piano di lavoro)
  • 2 tuorli d’uovo per spennellare il pane
  • semi di sesamo o semi di papavero per decorare il pane

Sciogliete in una ciotola capiente il lievito con l’acqua tiepida (non calda!) e lo zucchero, poi fate riposare un paio di minuti per riattivare il lievito, specie se usate quello granuloso.
Aggiungete nella ciotola il miele, l’olio, il sale e le uova, dunque amalgamate il tutto mescolando con un cucchiaio; aggiungere poi anche la farina, ma lentamente, due bicchieri per volta, impastando piano piano, prima col cucchiaio, poi a mano.
Quando l’impasto diventa compatto e non si attacca più alle mani lavoratelo bene su un piano infarinato per una decina di minuti, poi trasferitelo in una ciotola leggermente unta e fatelo lievitare per un’ora coperto da un panno, almeno finchè non raddoppia: io lo metto nel forno spento, con una ciotola di acqua bollente che crea umidità nell’ambiente.
Una volta che l’impasto è ben lievitato fate le forme (e se fate l’hafrashat – dico alle lettrici ebree! – ricordatevi di prelevare la parte di impasto necessaria!): la treccia semplice di tre rotoli è facilmente realizzabile anche per chi non ha esperienza, mentre per la “treccia” tonda di Rosh Hashanah vi consiglio di seguire queste semplicissime istruzioni sul blog di Tory.
Disponete le challot su teglie ricoperte di carta da forno e fate lievitare il tutto ancora mezz’ora.
A lievitazione ultimata, spennellate le challot con 2 tuorli diluiti in un po’ d’acqua e cospargetele di semi di sesamo o papavero, poi infornatele nel forno già caldo a 180°.
Fate cuocere le challot a 180° per almeno 45 minuti: più sono grandi più dovranno cuocere, specialmente nel caso della forma rotonda che tende a restare più cruda al centro. Non sfornate le challot finchè non vi sembra che siano ben cotte sopra, in superficie, ma anche sul fondo: giratele per controllare, perchè finchè restano bianche sotto non sono pronte. Se la superficie fosse già dorata prima che la base delle challot sia cotta, coprite i pani con un foglio di alluminio e continuate la cottura, oppure – se il vostro forno ve lo consente – attivate la modalità di cottura “solo sotto”.
Quando le challot sono pronte, sfornatele e fatele raffreddare su una gratella; queste challot si conservano bene per un paio di giorni, e potete tranquillamente surgelarle per usarle in un altro momento.

Ovviamente potete apportare a questa ricetta alcune interessanti varianti, molto adatte a Rosh Hashanah e più in generale all’autunno. Nell’impasto del pane, all’interno di ogni rotolino delle trecce, potreste aggiungere

  • tocchetti di mela
  • fichi freschi o secchi
  • frutta secca
  • cannella o altre spezie a piacere


seguendo le istruzioni che vi avevo dato nella ricetta della treccia alla Nutella.

P.S. Diffidate di chi mette in questa ricetta il burro invece dell’olio, o peggio il latte o lo yogurt! Nessun ebreo lo farebbe mai, perchè è vietato mescolare i derivati del latte con la carne e nei giorni di festa qualsiasi famiglia ebraica mangia senz’altro la carne!

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13 commenti

  1. Ciao, ho fatto questa challah principalmente perchè la trovavo bellissima e perchè mi appassionano i lievitati. Ho dimezzato le dosi e ne ho ricavato due con questa forma, più una treccia a 4 capi. Adesso stanno raffreddando. Le regalerò agli amici che vedrò stasera, per la colazione di domani domenica, e una la terrò per me.
    Dal blog di Tory che hai indicato ho preso la tecnica di intreccio e anche una piccola variazione, cioè una doppia lievitazione in ciotola.
    Sono certa che saranno ottime, e la prossima volta vorrei farle con un ripieno di noci. Grazie!
    Sandra

  2. Ho dimezzato le dosi e ho fatto 8 challot tonde seguendo le istruzioni per intrecciarle… Sono venute buonissime e anche bellissime, grazie!

  3. Ciao, ho una domanda: ma per fare una forma sola, non è che mi potresti indicare le dosi? oppure divido le porzioni per 4?

    Grazie
    sam

  4. Fatta questa ricetta, son venute delle challot buonissime; nell’impasto del pane ho aggiunto dell’uvetta; le ho portate alla cena per Rosh hashanah a cui siamo stati invitati da dei nostri carissimi amici… Era la prima volta che mi cimentavo… Ho seguito alla lettera tua ricetta e mi son trovata benissimo! Grazie!

  5. Ciao, certo che Tory potrebbe rallentare un po’ i movimenti…..!
    Potete dare le dosi per fare meno challot?
    Grazie e buona giornata, Claudia

  6. Ho fatto con 1kg di farina una treccia grande rotonda. É venuta bellissima e stra buona.
    Le ricette di Labna sono sempre una garanzia :)