Malabi

Il malabi, anche chiamato mahalibiya, è un budino di latte di origine turca diffusissimo in tutto il Medio Oriente ed è uno dei dessert più apprezzati in Israele, dove viene servito nei ristoranti, naturalmente, ma anche nei baracchini lungo la strada, nelle calde giornate estive.
Vi propongo oggi questa ricetta perchè possiate cominciare a prepararvi per la festa ebraica che celebreremo domenica prossima, Shavuot, durante la quale si usa mangiare dolci a base di latte, tra cui appunto il malabi.

Shavuot commemora l’evento più importante nella storia ebraica – il dono della Torah, cioè dei dieci comandamenti, sul Monte Sinai – ma è anche la festa delle primizie e della mietitura, perchè cade proprio alla fine del periodo che nei tempi antichi si dedicava al raccolto del frumento, l’ultimo cereale mietuto in Israele in primavera.

Ci sono molte usanze legate alla festa di Shavuot: a Shavuot, ad esempio, si resta svegli l’intera notte per studiare la Torah, mentre durante la funzione del mattino si legge il libro di Ruth.
La tradizione che più ci interessa, però, riguarda come sempre il cibo.
Per Shavuot si preparano cibi a base di latte, perchè proprio al momento di Shavuot, infatti, risale l’istituzione delle regole della kasherut, con l’obbligo della macellazione rituale degli animali e con il divieto di consumare carne e latticini nello stesso pasto. Il latte ha senz’altro anche un significato simbolico, perchè la Torah è per l’uomo un nutrimento fondamentale: come è scritto infatti nel Cantico dei Cantici, la Torah “[…] stilla dalle tue labbra come il miele e il latte sotto la lingua.”

Ecco dunque una prima, deliziosa ricetta a base di latte per Shavuot: restate sintonizzati, però, perchè nei prossimi giorni ve ne racconterò altre!

Per circa 10 porzioni piccoline di malabi occorrono

  • 1 l di latte
  • 75 g di maizena
  • 1 cucchiaio di acqua di rose (o di fiori d’arancio, se non vi piace quella di rose)
  • 240 ml di panna fresca
  • 100 g di zucchero
  • frutti di bosco (lamponi, ribes, fragole) o frutta secca (pistacchi, mandorle, nocciole, pinoli) per servire

Preparare il malabi è molto semplice.
In una ciotola capiente unite il latte, l’acqua di rose e la maizena, e mescolate bene con l’aiuto di una frusta o di un cucchiaio di legno finchè la maizena non è ben sciolta.
Nel frattempo, portate a ebollizione in un pentolino, a fuoco medio, la panna e lo zucchero; al primo bollore, unite alla panna la pastella di latte e maizena e abbassate il fuoco al minimo, mescolando continuamente la crema così ottenuta con il cucchiaio di legno.
Appena la crema comincia ad addensarsi e a prender corpo, dopo circa un minuto, trasferitela con un mestolo nelle ciotoline in cui intendete servirla.
Coprite i budini con della pellicola da cucina e lasciateli tornare a temperatura ambiente, poi trasferiteli in frigo per qualche ora.
Nel frattempo, preparate la decorazione per i budini.
Se preferite la frutta secca dovete semplicemente fare un trito al coltello di tutti gli ingredienti a disposizione; se invece preferite i frutti di bosco, mescolate la frutta frullata (meglio se passata al setaccio) con un cucchiaio d’acqua e un cucchiaino di zucchero a velo, e fate cuocere il tutto per qualche minuto a fuoco medio.
Decorate il malabi con il trito di frutta secca o con il coulis di frutti di bosco e servitelo a temperatura ambiente, avendo cura di tirarlo fuori con qualche minuto di anticipo dal frigo.

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17 commenti

  1. Una specie di panna cotta insomma :)
    Deve essere davvero ottimo! Proverò a farlo!
    grazie per la ricetta!
    Irma

  2. Oh che bontà che deve essere questo budino dilatte :)
    mi vien voglia di provarlo… vediamo se trovo tutti gli ingredeinti senza lattosio e poi ti faccios apere :D Foto meravigliosaaaaa…

  3. Appetitosi…adoro i piccoli frutti ed ora qui nell’orto stanno arrivando le fragole, devo provare questa ricetta.
    Todà Rabà veLitraot
    :-)
    Daniela

  4. E’ sempre molto interessante leggerti, un excursus in un’altra cultura che m’intriga davvero tanto. Bella questa ricetta, e molto belle anche le foto, come sempre ;)

  5. E’interessantissimo leggere ricette stupende di altre culture e tu le racconti egregiamente. E sicuramente questa è di mio gradimento…un bacio

  6. Ho una ricetta simile ma nella tua c’e’ tutta una storia che e’ importante e affascinante conoscere!complimenti come sempre!

  7. Ricetta fantastica e semplicissima! Dato che anche a me ricorda un pò la pannacotta,direi che come decorazione potrei usare, oltre la frutta fresca, anche il cioccolato fuso per esempio, giusto? Complimentissimi!!

  8. Ohhh che bella ricettina! La provero’ al piu’ presto dato che e’il dolce preferito di mio marito! Ma invece della frutta fresca, non ci va del pistacchio tritato e una specie di salsina trasparente (zucchero sciolto) tipo gusto miele?! Grazie,. :-))

  9. Ciao, quando ho visto la ricetta l’ho subito fatta…ancora ho in bocca il gusto della prima volta che lo mangiai in Turchia 24 anni fa…buonissimo..io però toglierei 10 gr di zucchero…Grazie Valeria

  10. Avevo mangiato questa delizia in un chioschetto del mercato di Jaffa. Lì però mi erano state servite le due varianti: quella classica e quella vegana fatta se non erro col latte di cocco. Come posso fare quest’ultima? Grazie mille, ti seguo sempre!

  11. Ho scoperto ora il vostro blog; mi piace molto e tanto per cominciare realizzero’ questa ricetta. Congratulazioni.