Roschette
Le roschette sono una ricetta che mi è stata tramandata da mia nonna: assomigliano un po’ ai tarallucci italiani, almeno esteticamente, ma di sapore sono più simili ai grissini.
Posso dire senza esitazione che proprio il sapore e il profumo delle roschette significano per me casa, amore, famiglia…
La nonna Emilia, figlia di italiani emigrati ma nata e cresciuta a Tripoli, ebrea in un mondo arabo, aveva imparato l’arte del prendere il meglio da ogni cultura, e questa è la ricetta lo dimostra più di ogni altra.
Mia nonna non avrebbe mia potuto negare le roschette a un ospite o ad un conoscente che passasse per casa: si servivano a qualsiasi ora, semplicemente rovesciate in una ciotolina, insieme a una tazza fumante di caffè arabo e… inutile dirlo, andavano a ruba!
Per un centinaio di roschette piccolissime ci occorrono:
1 bicchiere d’acqua
1/2 bicchiere di olio, diviso in parti uguali tra olio d’oliva e olio di semi
farina 0 q.b.
2 cucchiai di semolino
1/2 cubetto di lievito
1/2 cucchiaino di sale
semi di sesamo o di finocchio
In una ciotola capiente sciogliete il lievito nell’acqua e aggiungete l’olio. Versate nella ciotola farina, il semolino, sale, un po’ di semi di finocchio (se vi piacciono) e impastate energicamente fino ad ottenere un impasto non appiccicoso, un po’ più morbido ed elastico di quello del pane, per intenderci: la dose di farina indicativa direi che è sui 500 g ma saranno le mani nell’impasto a dirvi quando è sufficiente.
Chi mette il finocchio dentro alle roschette non metterà il sesamo sopra di esse, perché i due sapori non c’entrano nulla.
Mettete l’impasto a lievitare in un posto caldo per un’ora; nel frattempo accendete il forno a 180° così si scalda.
Quando la pasta è ben lievitata comincia la parte difficile della ricetta: prendete un pochino di impasto con due dita e fate dei rotolini molto sottili, poi chiudeteli ad anello e depositateli su un foglio di carta da forno; gli anellini di impasto devono essere davvero sottili perché poi le roschette in forno crescono ancora, quindi rischiate di ritrovarvi con roschette troppo gonfie e brutte a vedersi.
Se siete del partito del sesamo sulle roschette, spennellatele super rapidamente con un filo d’acqua e mettete un po’ di semi di sesamo su ciascun anellino.
Infornate le roschette per una decina di minuti: quando sono ancora un po’ pallide, direi quasi bianche, ma già cotte e croccanti, potete toglierle dal forno; un buon metodo per sapere se le roschette sono pronte è verificare che si stacchino agevolmente dalla carta da forno.
Una volta sfornate le roschette, toglietele dalla teglia e fatele raffreddare all’aria aperta.
Hanno una forma perfetta, bravissima!
Anche il nonno di mio marito era nato a Tripoli. ci siamo sempre divertiti ad ascoltare le sue storie divertenti.
che belli… pensavo proprio fosse un altro nome per i tarallucci, proverò!
Sono simpaticissime queste roschette, sai che non ne avevo mai sentito parlare?
Buon pomeriggio,
wenny
anche per Manuel sono il ricordo di nonna Odette!!!
Brava, hai una buona pazienza!…voglia di assaggiarle ;-)
@ Dajana che interessante coincidenza! :)
@ Iana mmh, no! non è la stessa cosa, se le provi vedrai :)
@ Wenny non sai che ti sei persa fino a oggi :P
Sono molto belle e poi la storia legata a tua nonna le rende ancora più interessanti!
A quanto pare ci vedremo, non vedo l’ora!
@Elisa anche io non vedo l’ora! quel weekend sarà fantastico, sono sicura!
@ima Luisa, prometto che la prossima volta che farò le roschette – spero presto – ne darò un po’ a Manuel da portare a lei :)
grazie, ci conto!
carissimi…ormai ci ho preso gusto e al mio ritorno a casa dopo una settimana a milano, mi sono reimpossessata della cucina e…le roschette stanno lievitando…scopo del lavoro: divertirmi, mangiarle e soprattutto portarle ai miei compagni di univesità lunedì ;-)
…GNAM: sono davvero buonissime!!!! io le ho lasciate naturali, senza finocchio o sesamo, e devo dire che sono proprio ottime: non stancano al palato e, anzi, spariscono una dietro l’altra! … tua nonna la sapeva davvero lunga ;-)
grazie grazie grazie
Il semolino può essere sostituito con semola di grano duro? Grazie
Aiko, che bello che tu provi sempre le nostre ricette! :) Sono felice che le roschette siano venute bene!! :)
Anna: non ci ho mai provato, ma immagino di sì. In effetti però se non hai il semolino puoi semplicemente non mettere nulla :)
Ciao Jasmine
ultimamente sto seguendo molto il tuo sito e sto provando varie ricette. Mi piace moltissimo come e’ scritto, complimenti!
Volevo chiederti, ho provato a fare le roschette che adoro da quando le ho provate in Israele, ma mi sono venute morbide come delle focaccine. Buone assolutamente tanto che sono durate due giorni!! Ma come mai non mi si sono indurite e scurite come quelle che avevo assaggiato? Dove sbaglio?
Grazie. Laura
@Laura ciao, io provere aumentano un pochino la farina e anche la temperatura del forno; ti consiglio poi di cercare di fare le roschette più piccole e sottili che puoi, in modo tale che rimangano più croccanti. Eventualmente forse anche qualche minutino in più di cottura.
questa è la ricetta delle roschette di Livorno!
a Livorno in qualsiasi panificio vengono vendute le roschette, che vengono considerate spezzafame, merenda , colazione etc.
E’ la tradizione ebraica di Livorno , unica città di forte presenza ebraica che non ha mai avuto il Ghetto, a conferma di una tradizione di libertà di culto che venne garantita a tutti, protestanti, ebrei, ortodossi, terdizione che è confermata anche dalla presenza di un cimitero degli ebrei.
le triglie “alla livornese” sono le triglie alla mosaica!
Ricordo della mia infanzia