Rugelach
Le rugelach sono un po’ come delle maldestre, disordinate ma deliziose mini-brioches; più precisamente sono piccoli cornetti – tipici della cucina ashkenazita ebraica e israeliana – fatti con un impasto al formaggio e ripieni di cacao, nocciola, mandorle o frutta secca.
A Tel Aviv, sulla strada parallela al lungo mare, rehov Hayarkon, nei giorni feriali ma soprattutto il venerdì prima di Shabbat, è facile trovarsi intenti a fissare con l’acquolina in bocca l’entrata di una pasticceria della quale ahimè ora mi sfugge il nome, che sforna la mattina presto questi dolcetti eccezionali.
Ho passato un sacco di pomeriggi d’estate a guardare la vetrina della pasticceria, che metteva le rugelach in bella vista per tentare i passanti, e devo dire che nonostante i 40° C o più di Tel Aviv d’Agosto – che inducono a desiderare un gelato più che una brioches appena sfornata – non ho mai saputo dire di no a una piccola rugelach.
Le rugelach si preparano spesso per le feste, specialmente per Channukkah e Shavuot, ma sono un classico “di tutti i giorni” in Israele, dove si trovano nei caffè e nelle panetterie proprio come capita con le brioches da noi.
In America la ricetta classica per fare le rugelach è abbastanza semplice e codificata, perchè tutti usano più o meno la stessa quantità di farina, formaggio cremoso e burro per fare l’impasto, mentre sui ripieni si può essere più creativi; io oggi vi insegno quello più tradizionale con cacao e nocciole.
Rugelach
Ingredienti
- 100 g di burro morbido
- 100 g di formaggio spalmabile/cremoso tipo Philadelphia
- 110 g di farina metà 00 e metà manitoba
- 1 cucchiaino di zucchero bianco
- 1 pizzico di sale
- 40 g di nocciole tritate e tostate per il ripieno
- 20 g zucchero di canna per il ripieno
- 1 cucchiaio abbondante di cacao amaro in polvere per il ripieno
- 10 g di burro fuso per il ripieno
- 1 uovo per decorare
Istruzioni
- Lavorate in una ciotola capiente il burro a temperatura ambiente e il formaggio, poi aggiungete lo zucchero bianco, il sale e mescolate con le fruste elettriche, quindi unite la farina e impastate a mano fino ad ottenere un composto uniforme che non si attacca alle dita. Avvolgete l'impasto così ottenuto nella pellicola per alimenti e fatelo riposare in frigo una notte.
- Il giorno seguente preparate il ripieno delle rugelah: tritate finemente le nocciole insieme allo zucchero di canna, quindi trasferitele in una ciotola insieme al cacao in polvere e alla cannella e mescolate il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo.
- Fatto il ripieno potete tirare fuori dal frigo l'impasto e stenderlo rapidamente col mattarello su un piano in silicone o su un tavolo ben cosparso di farina; tagliate quindi l'impasto così steso a forma di cerchio e dividetelo in spicchi.
- Spennellate ogni spicchio con un po' di burro fuso e spalmatevi il ripieno, senza eccedere.
- Arrotolate ogni spicchio di impasto come una brioche, partendo dalla base e procedendo verso la punta del triangolo.
- Disponete i cornetti su di una teglia rivestita di carta da forno e spennellate ogni rugelach con un uovo sbattuto, quindi fate cuocere nel forno già caldo a 180° per circa 25 minuti.
- Sfornate le vostre belle rugelach e fatele raffreddare su una gratella prima di servire.
In ultimo, vi segnalo due letture interessanti sulla storia delle rugelach, per chi volesse approfondire:
– The Complete, Rolled History of Rugelach
– Rugelach are an American Treat
fanno proprio venire l’acquolina in bocca.
buon lunedi!
Un’altra bellissima idea!! Ormai il vostro sito è il mio “libro” di cucina preferito! :) In particolare le ricette che raccontano Israele mi fanno sentire vicina a un Paese che non ho ancora visitato ma che adoro attraverso la sua letteratura e la sua cultura in generale.
Un grazie di cuore per il vostro bellissimo sito, pieno d’amore e cose deliziose!
non so se quelli che faccio io sono il “fatto vero”. ma li adoro.
A me ste robine qua attiranno assai di più delle brioches…e quanto mi piacerebbe visitare israele!
Un volta ho provato a farli in versione salata, certo che in versione dolce con cacao e frutta secca sono da urlo!
Li faccio spesso e che dire…un sapore, ma soprattutto un profumo, inenarrabili :-)
Io non li vedo a Tel Aviv ma l’acquolina in bocca me la fanno venire lo stesso =)
Che affresco ci hai regalato…
mi piace immaginare posti che non conosco, sentirne le voci, i rumori e gli odori… e se poi profumano di questi micro cornetti è davvero quasi un piccolo sogno!
baci
Vero
Una cartolina da Tel Aviv! Non mi ci sarei mai immaginata i rugelach, bel contrasto :-)
vado pazzo per Israele ma finora non ci sono mai stato, due anni fa ero lì lì per andarci con un amico, ma alla fine lui ha rinunciato e ho dovuto cambiare destinazione…mi sa che ci andrò da solo!
adoro i rugelach!
Ciao! Ma che belle! Da provare, prima che arrivino i 40° anche qua…. e visto le giornate uggiose milanesi, di tempo ne avrò, credo…. Un abbraccio e a presto!
Ciaociao Lucia
Ciao!!! Io li ho fatto un paio di settimane fa….. buonissimi!! pero’ nel ripieno ho messo anche della cannella!!!!!!!!!!!!!!!!!! davvero fantastici!!
ancora complimenti per il sito!!!!
Vostro blog e’ bellissimo- auguri! Non vedo l’ora di provare questa ricetta. Mia nonna faceva rugelach a New York ed io ho la sua ricetta, solo che lei era così brava in cucina che la ricetta e’ solo la lista degli ingredienti e non l’esecuzione!
Li mangio ogni volta che vado a Tel Aviv, l’ultima volta lo scorso dicembre proprio in Rehov Hayarkon…… sono fantastici, confermo!!!
provata, amata, pubblicata oggi sul blog in occasione delle giornata della memoria… grazie
Ciao!! innanzitutto complimenti per il blog! è davvero fantastico! poi vorrei chiederti una cosa.. è da un po’ che pensavo di provare questa ricetta ma stamattina mentre ci pensavo mi è sorto un dubbio.. quanto spessa devo tirare la pasta? qualche millimetro circa o più spessa? grazie mille!! :)
Ho fatto le rugelach tante volte. Le adoro. E adoro questo sito. Ho sempre avuto un’inspiegabile attrazione per la cultura ebraica sin da bambina. Poi un giorno nella Sinagoga di Roma, mi sono seduta in un banco scieglindolo a caso. Mi scappa l’occhio e leggo sulla targhetta che identifica la famiglia il mio cognome. Beh, ho avuto la risposta che cercavo da anni.
@Valeria Veroli che bella storia! in effetti Veroli/Di Veroli è un tipico cognome ebraico romano :)
Carissima, grazie per la ricetta che non avevo ancora visto. Se le volessi fare parve? Come sostituire burro e formaggio?
Grazie e buona settimana,
Marta
Ciao Marta, sarebbe un’assoluta stranezza cercare di fare le rugelach parve, perchè la cosa speciale che hanno è proprio l’impasto col formaggio… ma se vuoi, qui trovi una ricetta che mi sembra ragionevole.
Grazie mille e buon lavoro!