Il brodo di pollo e la minestra dello shtetl

D’inverno, si sa, non c’è niente di meglio che una zuppa calda, quando si torna a casa la sera infreddoliti dopo una lunga giornata al lavoro: io a volte preferisco un bel minestrone colorato, un brodo bollente, una cremosa vellutata di verdura persino alla pasta o ad altri primi piatti più sostanziosi.

Brodo di pollo

Proprio di zuppe parliamo questo mese per Italian Table Talk (English speaker? See the English version!), il progetto sulla cucina italiana che condivido con le amiche Giulia, Valeria ed Emiko.
Il mio contributo all’Italian Table Talk di oggi ha dunque come argomento la ricetta di zuppa più semplice e buona che io conosca: quella del brodo di pollo, amichevolmente soprannominata “minestra dello shtetl” a casa mia, per ragioni che vi racconto nel post.

La zuppa di pollo a casa mia è il comfort food per eccellenza. Il suo profumo avvolgente e il suo ricco sapore sono inscindibilmente associati al pensiero della mamma e della nonna che mescolano il brodo nella pentola in cucina.

In Italia si mangia tipicamente il brodo durante le feste, ad esempio a Natale, quando lo si trova in tavola arricchito dai tortellini, ma nelle famiglie ebraiche lo si consuma molto più spesso. Infatti le mamme ebree pensano che il brodo di pollo sia la cura per ogni male – da cui l’abitudine americana di chiamare questa zuppa Jewish Penicillin, la penicillina degli ebrei.
Suppongo che questo nomignolo non sia proprio del tutto politically correct, ma è senz’altro nato in ambiente ebraico: i comici ebrei hanno sempre fatto del personaggio delle loro mamme una figura leggendaria, sempre rappresentata in cucina intenta a preparare cibo – spesso il celebrato brodo di pollo – per accudire la famiglia.
La Yiddishe mame, come da copione, esiste anche a casa mia: credo di non aver mai fatto nemmeno un piccolo starnuto senza trovarmi subito una bella ciotola di brodo di pollo bollente sotto il naso. Non è scientificamente dimostrato che il brodo effettivamente curi le malattie, ma posso certificare – mi offro come cavia! – che è un toccasana per raffreddore, mal di pancia e molti altri malanni; poi, indipendentemente dal fondamento scientifico di questa convinzione, mi pare ovvio che una zuppa preparata con affetto dalla mamma ci faccia sentire meglio: l’amore è la migliore medicina!

A casa mia, il brodo di pollo è soprannominato “la minestra dello Shtetl“. Questo soprannome deriva dal fatto che questo piatto è spesso associato alla cucina ebraica ashkenazita, quella dei paesi dell’Europa dell’Est, dove gli ebrei abitavano in piccole cittadine chiamate appunto shtetl.
Negli shtetlekh la gente viveva spesso in grande povertà, e l’allevamento dei polli costituiva una preziosa risorsa a costo relativamente basso per mantenere famiglie intere: di qui l’uso del pollo – e del brodo di pollo – in molte ricette tradizionali della cucina ashkenazita.
Ogni famiglia cercava di procurarsi – anche con grandi sacrifici – almeno un pollo per i pasti dello Shabbat e lo sfruttava al meglio utilizzandone ogni parte fino in fondo: con i pezzi meno nobili ma comunque saporiti del pollo avanzati da altre preparazioni, come ad esempio il collo, le ali e le ossa, si preparava la zuppa.

Ognuno ha il suo modo di preparare la zuppa di pollo; fare il brodo è un gesto semplice e antico, comune a tutte le culture, dunque ci sono praticamente tante ricette quanti sono i cuochi che lo preparano: qui vi offro la mia ricetta, ma sentitevi liberi di aggiungere verdure o erbe a piacere, fino a trovare il sapore perfetto per voi.
Con questa ricetta dovreste ottenere un brodo ricco, saporito e nutriente, perfetto per essere servito da solo, ma anche per accompagnare carboidrati come pasta, riso o – ancora meglio – le classiche matzo balls, una delle colonne portanti della cucina ebraica dell’Est.

Se voi non vi sentite in gran forma, o qualcuno cui volete bene sembra un po’ a terra, preparate una bella tazza di brodo di pollo: vi farà sicuramente stare meglio!

 

Brodo di pollo

Brodo di pollo

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Preparazione 5 minuti
Cottura 2 ore
Tempo totale 2 ore 5 minuti
Portata Primo
Cucina Ebraica
Porzioni 4

Ingredienti
  

  • 2 coste di sedano
  • 2 carote
  • 1 cipolla
  • 1 porro
  • 1 patata
  • 1 ciuffetto di prezzemolo
  • 1 cucchiaino di sale
  • 1 kg di pollo pulito, lavato e asciugato, qualsiasi pezzo andrà bene

Istruzioni
 

  • Lavate e sbucciate le verdure, poi mettetele insieme al pollo - qualsiasi parte andrà bene, anche le più umili - in una pentola capiente, con circa due litri d'acqua.
  • Fate bollire il liquido, poi abbassate la fiamma e fate sobbollire per minimo un'ora: più a lungo cuocete il brodo, migliore sarà il sapore. Se avete una pentola a pressione potete usarla per velocizzare la cottura.
  • Tirate fuori le verdure e il pollo dal brodo e teneteli da parte. Quando sono freddi, tagliate a pezzettini la verdura, togliete le ossa dal pollo e tagliatene la carne a straccetti.
  • A parte, fate raffreddare il brodo per circa 8 ore o per tutta la notte, in modo tale da far separare il grasso, che procederete a rimuovere. Ovviamente se lo preferite potete saltare questo passaggio e consumare il brodo senza filtrarlo.
  • Potete servire il brodo da solo con la verdura e il pollo, aggiungendo magari del riso o della pastina in brodo, o ancora utilizzarlo come base per zuppe o altre ricette.
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Scoprite anche le ricette delle zuppe delle mie colleghe di Italian Table Talk, Juls, Valeria and Emiko!
 

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11 commenti

  1. E’ una cosa che avrei voluto fare proprio per questa settimana, il brodo di pollo. Poi, a proposito di giornate frenetiche… ;-)
    Tu sei bravissima, perchè lo sappiamo quanto caspita è difficile fotografare brodi, per non parlare di quelli un po’ carichi come da volatile…
    la foto mi piace assai
    bacini amica, e grazie!

  2. Effettivamente, guardando i video degli spettacoli di Moni Ovadia, il personaggio ricorrente della “Yiddishe mame” è veramente esilarante … comunque nulla di nuovo sotto il sole del mediterraneo!
    Tornando al brodo … la mia suocera – che non è “yiddishe”, ma non le manca nessuno degli altri attributi di “mammitudine”, e a me piace che sia così (!!!) perchè quando si dimentica(molto spesso)che sono una “perfida nuora” mi vizia e mi coccola come una bambina – insomma la suocera aggiungerebbe un chiodo di garofano conficcato nella cipolla che dà al brodo un tocco di esotica eleganza!

  3. Questo brodo va benissimo per preparare un classico risotto alla veneta con riso vialone nano e una spruzzata di vino,mantecato col grana.

  4. siete grandi! sia come persone, sia come giornalisti, storici, cuochi, simpatia, serietà, attendibilità, be’ non so più cosa dire, è un piacere leggervi

    vi ho fatto già l’anno scorso un like su facebook e mi arrivano le vostre ricette, ma il bello del vostro sito è anche conoscere la vostra cultura e le vostre tradizioni

    io ho il marito polacco e per me è una cosa molto buffa leggere le vostre ricette e scoprire che sono quelle che faceva mia suocera che non era ebrea (e questo è un motivo per prendere in giro mio marito quando dice che sono ricette polacche autentiche! ; ))

    grazie per farci partecipare alla vostra storia gastronomica

    …peccato che ultimamente siete un po’ meno attivi…. ma immagino che abbiate ben altro da fare!

    a presto! Graziella Piccioni

  5. Ciao :-) sono una fan del brodo!!! Esule in uk da 30 anni..ho investito in una mega pentola, appunto x il brodo…
    Io ci aggiungo anche un pezzo di carne di manzo, e ossa con il midollo, alloro, e due chiodi di garofano (ricetta di nonna!)…Poi, con la carne faccio polpette, che non si spreca niente, no?
    Grazie x cri