Mangal per Yom Ha’atzmaut

Oggi voglio raccontarvi una festa ebraica di cui non abbiamo mai parlato prima d’ora su Labna, Yom Ha’atzmaut, il giorno dell’Indipendenza di Israele, in cui si commemora la Dichiarazione d’indipendenza israeliana del 1948.

Mangal per Yom Ha'atzmaut

Parleremo di come si festeggia Yom Ha’atzmaut, della tradizione del mangal – il bbq – con famiglia e amici, e del perchè proprio adesso, dopo tanti anni di Labna, ho deciso finalmente di descrivere questa festa sul nostro sito.

Ma andiamo con ordine.
Come vi dicevo, Yom Ha’atzmaut è il momento in cui si celebra l’indipendenza dello stato ebraico, indipendenza conquistata a fronte di un grande spargimento di sangue con la prima guerra arabo-israeliana del 1948. In quell’anno, gli ebrei e gli arabi di Palestina si scontrarono, i primi per ottenere la propria indipendenza, gli altri per impedirla. Fortunatamente, la componente ebraica ebbe la meglio e dopo una sanguinosa guerra potè realizzare un sogno coltivato da generazioni e generazioni, quello di far nascere uno stato ebraico in terra di Israele.
Io credo che questo sia stato uno dei risultati più straordinari della storia della volontà umana: un popolo esiliato dalla propria terra da duemila anni, provato da persecuzioni, espulsioni e pogrom, ma rafforzato nella propria identità, tornava finalmente a casa. Quando guardo i video della dichiarazione di indipendenza di Israele, ripensando a tutto quello che ha preceduto quel momento, ogni volta mi vengono i brividi e mi commuovo.

Lo Yom Ha’atzmaut di quest’anno è particolarmente importante perchè si celebrano i primi settant’anni di Indipendenza (5708-5778 nel calendario ebraico) e sono previste grandi celebrazioni.
Potete immaginare Yom Ha’atzmaut un po’ come il 4 Luglio per gli Americani.
Le famiglie israeliane tradizionalmente festeggiano il giorno dell’Indipendenza con pic-nic e barbecue. I balconi sono decorati con bandiere israeliane e piccole bandiere sono attaccate ai finestrini dell’auto. I canali televisivi israeliani trasmettono in diretta gli eventi ufficiali e tutti trascorrono la giornata ascoltando musica patriottica e ballando le danze popolari israeliane. Yom Ha’atzmaut si conclude con la consegna del “Premio Israele”, assegnato a cittadini israeliani che si siano distinti per il loro straordinario contributo alla cultura, alle scienze, alle arti e alle discipline umanistiche in Israele, un’idea che mi piace perchè rappresentativa dello spirito di crescita e di miglioramento che anima gli israeliani.

Per molto tempo ho preferito non parlare “apertamente” di Yom Ha’atzmaut qui su Labna, perchè quando si parla di Israele è molto facile scivolare nelle discussioni politiche, che vedono sempre contrapposte due parti con poca realistica voglia di confronto. Oggi però ho deciso di fare un’eccezione, perchè quest’anno sento questa festa più del solito, e mi sarebbe dispiaciuto non condividerla con voi.
Israele è un paese tanto conteso quanto meraviglioso, un paese dove si respirano storia, cultura, spiritualità, divertimento mescolati inscindibilmente come in un mix di spezie; quando sono lì, spesso e soprattutto d’estate, penso che non ci sia al mondo un posto più bello di Israele: la natura è aspra ma docile, le persone sono semplici ma generose, la società è complessa ma aperta, più che in qualsiasi altro luogo io abbia mai visitato.
Ultimamente ho iniziato a pensare che mi piacerebbe andare a viverci (per ora è poco più che un sogno nel cassetto, ma l’idea è lì nella mia testa e non credo andrà via!), fare quella che in ebraico chiamiamo aliah, così ho pensato di cominciare a “integrarmi” in senso identitario celebrando sul balcone di casa il mio piccolo Yom Ha’atzmaut privato ieri sera.
Ho fatto la spesa per una tranquilla grigliata domestica, preparato il hummus, l’insalata israeliana, la pita, la lemonana, messo su la mia playlist di musica israeliana (se vi piace il genere non perdetevela!) e ho festeggiato anche io, sebbene a distanza, il giorno dell’indipendenza.
Se volete celebrare questa giornata speciale con me, o semplicemente concedervi una grigliata gustosa, vi racconto cosa ho messo io sulla brace.

– Spiedini di cuori di pollo (lo so che detto così è un po’ splatter, ma sono buonissimi), conditi semplicemente con sale e pepe
– Spiedini di bocconcini di pollo al sumac e al baharat
– Salsiccia di tacchino
– Shashlik di manzo/merguez fatte in casa (trita di manzo con cannella, peperoncino, origano, aglio, paprika dolce)
– Fegatini di pollo grigliati (spariti prima delle foto…)
– Filetto di manzo al rosmarino (sparito anch’esso prima delle foto…)
– Zucchine e melanzane

Non esattamente una serata dietetica, lo so, ma certamente una serata patriottica e felice.
Credo che da quest’anno festeggerò sempre Yom Ha’atzmaut, per ora da Milano, ma chissà, forse un giorno direttamente dalla spiaggia di Tel Aviv!

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4 commenti

  1. Amo il senso patriottico delle persone, è una qualità che in alcuni Stati si sta perdendo…o forse non c’è mai stata davvero. TelAViv è una città davvero affascinante con una passeggiata sul lungo mare meravigliosa. Ciao!

  2. In famiglia siamo molto legati ad Israele in quanto siamo tutti membri della chiesa Cristiana Avventista del 7° giorno, chiesa cristiana sì, ma che osserva tutti i 10 comandamenti, rispetta il Sabato come giorno di riposo, rispetta le indicazioni alimentari date da Dio non mangiando né carne di maiale né altre carni impure, né bevendo alcolici, ecc…
    Quindi seguo volentieri il vostro sito e mi piace tanto quando racconti le storie che stanno dietro le festività ebraiche! Non tralasciando le ricette che proponete che sono buonissime!!

  3. Sono una fan delle merguez (che in Italia non ho mai trovato…), potresti lasciarci la ricetta per farle in casa? :-)