Torta margherita
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Questo mese il tema dell’Italian Table Talk, il progetto sulla cucina italiana che condivido con le amiche Giulia, Valeria ed Emiko, è nientemeno che la colazione italiana.
Com’è la colazione, a casa vostra? La mia è un po’ complicata…
La colazione in effetti è sempre stata, per me, il pasto più difficile. Quando ero piccola, la mamma doveva praticamente costringermi a buttar giù un sorso di latte prima di uscire per andare a scuola, latte che poi mi sarei pentita di aver bevuto una volta salita sullo scuolabus, dove ogni mattina soffrivo il più orribile mal d’auto; quanto a biscotti e merendine, non c’era nemmeno da parlarne: o la mamma mi dava una torta, rigorosamente fatta in casa, apposta per me, o la colazione saltava in toto: già da piccola mi ribellavo ai dolci confezionati, perchè sapevano di alcool e conservanti…
Quando gli altri bambini mangiavano pane e Nutella, latte e cornflakes, i classici biscotti del Mulino Bianco, io stavo a braccia conserte a guardare con ostilità la tavola imbandita.
Crescendo, per fortuna, sono diventata più malleabile e ho iniziato ad apprezzare quello che le nonne definivano “il pasto più importante della giornata”: mi sono abituata a bere il the e il caffè, a mangiare i biscotti secchi… sono un adulto normale, diciamo.
Solo le merendine e le torte in scatola ancora non mi vanno giù, perchè continuo a pensare che abbiano un sapore chimico e innaturale. Per questo, a casa mia, non manca mai una torta da colazione: quella marmorizzata, quella al cioccolato, la classica crostata, i muffin… mi va bene qualsiasi cosa, purchè esca dal forno di casa e non da una busta di plastica.
La mia torta da colazione preferita del momento – e le mie preferenze sono molto mutabili, come già mi rimproverava la mia mamma da piccola, quando le facevo comprare biscotti che poi abitualmente rifiutavo dopo un paio di giorni – è la torta Margherita, un classico della cucina italiana: è soffice, nutriente, perfetta per essere tuffata in una tazza di latte… non c’è niente di meglio per colazione!
E’ una torta davvero semplicissima ma molto versatile: si può fare con la farina, come nella mia ricetta, o anche gluten free, nella versione dell’Artusi che trovate da Emiko; si può servire da sola o anche con uno strato di marmellata in mezzo, un po’ come la sua parente d’oltre Manica, la Victoria sponge.
Se non l’avete mai fatta in casa, è arrivato il momento di provare.

Torta margherita
Ingredienti
- 100 g di zucchero
- 50 g di farina 00
- 50 g di fecola di patate o maizena
- 40 g di burro
- 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
- 1 uovo grande intero e 5 tuorli
Istruzioni
- Per prima cosa rompete le uova in una ciotola capiente, dividendo i bianchi dai tuorli: ci sono molti tuorli in questa ricetta, quindi avrete albumi in abbondanza per fare meringhe o altri dolcetti. Nel frattempo, accendete il forno a 180°.
- Aggiungete lo zucchero e la vaniglia alle uova e sbattete con le fruste elettriche per circa 15 minuti (sì, tutti e 15 i minuti, se avete una planetaria tipo il KitchenAid potreste usarla per risparmiare fatica) fino ad ottenere un composto molto chiaro, spumoso e denso.
- Setacciate la farina e la fecola dentro alla ciotola e incorporatele delicatamente con un leccapentola o un cucchiaio di legno, con movimenti che vanno dal basso verso l’alto. A parte, in un pentolino o al microonde, fate fondere il burro e aggiungetelo a filo, ben caldo, nel dolce.
- Imburrate e spolverate col pan grattato una teglia tonda a cerniera (la mia era da 12 cm di diametro) e versateci dentro la crema ottenuta, dunque infornate nel forno già caldo a 180° e fate cuocere per circa 35-40 minuti.
- Fate la prova stecchino e quando il dolce è cotto, estraetelo dal forno e fatelo raffreddare a temperatura ambiente. Quando la torta è fredda, estraetela delicatamente dallo stampo, capovolgetela e spolveratela (sul lato giallo diciamo, non su quello cotto, che va sotto) con abbondante zucchero a velo.
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